Cresce semore più il timore di una guerra ad ampio spettori in Medio Oriente, in una regione del mondo dove nessuno era preparto ad una guerra di questo tipo, con la situazione che evolve di giorno in giorno. Sette giorni fa nella zona nord di Israele a Majdal Shams un attacco missilistico uccise 12 bambini, provocando così la dura reazione del governo di Tel Aviv. Secondo i vertici politi e militari di Israele a compiere quell’attentato fu Hezbollah, che, invece, respinge le accuse. Su questo Josep Borrell, capo della politica estera dell’Ue ha chiesto che venga aperta, dalla comunità internazionale, un’indagine indipendente. Tre giorni dopo quell’efferato attacco l’esercito israeliano ha risposto sferrando un altro attacco che ha preso di mira uno dei principali comandanti di Hezbollah, Fuad Shukr. L’attacco ha colpito, la nota roccaforte di Hezbollah, nell’area di Haret Hreik alla periferia meridionale di Beirut.