Altra tegola giudiziaria per il Governo Meloni. A scagliarla, questa volta è stata Lam Magok Biel Ruei, vittima e testimone delle torture del capo della polizia giudiziaria di Tripoli Osama Almastri, che ha denunciato per favoreggiamento la presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni e i ministri dell’Interno, Matteo Piantedosi e della Giustizia, Carlo Nordio, dopo il rilascio del libico ricercato dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità. La denuncia è stata presentata, questa mattina, alla Procura di Roma e nell’esposto si legge: “le condotte di Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Giorgia Meloni hanno sottratto il presunto torturatore libico Osama Almastri alla giustizia”. Magok, originario del Sud Sudan, aveva parlato delle torture subite nelle carceri libiche insieme ad altri testimoni in una conferenza stampa alla Camera dei deputati la scorsa settimana. In quella occasione ebbe a dichiarare: “il governo italiano mi ha reso vittima una seconda volta, vanificando la possibilità di ottenere giustizia sia per tutte le persone, come me, sopravvissute alle sue violenze, sia per coloro che ha ucciso sia per coloro che continueranno a subire torture e abusi per sua mano o sotto il suo comando. Io sono stato vittima e testimone di queste atrocità, orrori che ho già raccontato alla Corte penale internazionale”. Con l’arresto dello scorso 20 gennaio a Torino di Almasri, la possibilità di ottenere giustizia sembrava cosa fatta fino a quando non è svanita con la decisione di rimpatriare l’ufficiale libico, per di più con un aereo di Stato.