Nel 2025, la Commissione Europea ha pubblicato un rapporto” Report on Gender Equality in the EU”. sulla parità di genere che evidenzia sia i progressi compiuti che le sfide persistenti. Questo articolo esamina le principali aree di intervento, tra cui la lotta alla violenza di genere, la parità economica, la leadership femminile e l’integrazione della dimensione di genere nelle politiche pubbliche. Negli ultimi decenni, l’UE ha adottato numerose iniziative per promuovere la parità di genere, ottenendo miglioramenti in settori chiave come l’occupazione femminile e la rappresentanza politica. Tuttavia, le disuguaglianze persistono in molteplici ambiti, richiedendo un impegno costante per garantire pari opportunità a tutti i cittadini. Secondo il rapporto del 2025, una donna su tre ha subito violenza fisica o sessuale nell’età adulta. L’adozione della Direttiva UE sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica rappresenta un passo significativo per garantire protezione e supporto alle vittime. Inoltre, l’UE ha implementato misure per contrastare la violenza di genere online, tra cui il rafforzamento della normativa sulla cyberviolenza e il monitoraggio delle piattaforme digitali. Nonostante i progressi, le donne continuano a essere sottorappresentate nel mercato del lavoro e a subire il divario salariale di genere, che nel 2024 si attestava al 13%. L’UE ha promosso politiche per ridurre il divario retributivo e pensionistico, migliorando l’accesso delle donne a settori economici tradizionalmente maschili e potenziando i servizi di assistenza all’infanzia per favorire la conciliazione tra vita professionale e familiare. La percentuale di occupazione femminile ha superato il 70% nel 2024, ma permangono differenze significative tra gli Stati membri.Le donne sono ancora sottorappresentate nelle posizioni decisionali, sia in politica che nel settore economico. Nel 2024, la presenza femminile nei parlamenti nazionali dell’UE era del 33%, mentre nei consigli di amministrazione delle principali aziende quotate in borsa era del 32%. Per affrontare questa disparità, la direttiva “Women on Boards” ha introdotto quote minime per la rappresentanza femminile nelle aziende. L’UE ha adottato un approccio trasversale alla parità di genere, integrandola in tutte le politiche settoriali, dalla pianificazione economica al bilancio pubblico. La Strategia per la Parità di Genere 2020-2025 ha stabilito obiettivi chiave per garantire che le politiche dell’UE promuovano attivamente l’uguaglianza di genere. Sebbene siano stati compiuti progressi significativi, la strada verso la piena parità di genere resta lunga. L’UE dovrà continuare a rafforzare le proprie politiche, monitorando i progressi attraverso strumenti come il Gender Equality Index. L’adozione di una nuova strategia post-2025 sarà fondamentale per consolidare i risultati ottenuti e affrontare le sfide emergenti.
Paolo Iafrate