L’Iran respinge l’invito dell’Occidente a ritirare le minacce a Israele

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L’attacco dell’Iran in risposta all’assassinio a Teheran del capo politico di Hamas, Ismail Hanyeh, viene dato  per certo da tutte le cancellerie occidentali e potrebbe avvenire già nelle prossime ore. Si teme la portata della rappresaglia, viste le conseguenze che potrebbe portare in tutto il Medioriente. Che la situazione sia delicatissima lo dimostra la telefonata effettuata dal presidente americano Joe Biden con Meloni, Starmer, Scholz e Macron.

La nota congiunta per dissuadere l’Iran

“Abbiamo esortato l’Iran a lasciar cadere le sue minacce di un attacco militare contro Israele e abbiamo parlato delle gravi conseguenze per la sicurezza regionale nel caso in cui tale attacco dovesse avere luogo”. È quanto si legge in una dichiarazione congiunta di Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Italia diffusa dalla Casa Bianca.

La nota firmata da Meloni, Biden, Starmer, Macron, Scholz

“Abbiamo espresso il nostro sostegno alla difesa di Israele contro l’aggressione iraniana e gli attacchi di gruppi terroristici sostenuti dall’Iran”, si legge nella dichiarazione in cui i leader di Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Italia, dopo aver parlato della situazione in Medio Oriente, esprimono “pieno sostegno agli sforzi in atto per la de-escalation delle tensioni e per raggiungere un accordo per un cessate il fuoco e per la liberazione degli ostaggi a Gaza”. “Abbiamo sostenuto l’appello congiunto del presidente Biden, del presidente egiziano Al-Sisi e dell’emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani a riprendere i colloqui nel corso della settimana con l’obiettivo di concludere l’accordo il prima possibile e sottolineato che non c’è altro tempo da perdere – si legge – Tutte le parti devono assumersi le proprie responsabilità. E’ necessaria la consegna e la distribuzione di aiuti senza restrizioni”.

Arriva  la replica: “La Repubblica islamica è determinata a difendere la sua sovranità”. Secondo Israele l’Iran è intenzionato ad attaccare a breve, forse anche prima dell’incontro del 15 agosto tra i mediatori per una tregua nella Striscia di Gaza. Blinken dovrebbe volare oggi in Israele, Qatar ed Egitto

Israele ha comunicato agli Usa che l’Iran è intenzionato ad attaccare a breve, forse anche prima dell’incontro del 15 agosto tra i mediatori per una tregua nella Striscia di Gaza. Biden ha sentito i leader di Francia, Germania, Italia e Regno Unito per fare il punto della situazione: in una nota congiunta, chiedono che Teheran faccia “un passo indietro”. Blinken dovrebbe volare oggi in Israele, Qatar ed Egitto.

Secondo fonti di Hamas citate dal sito di notizie in lingua araba Asharq al-Aqsat, con sede a Londra, solo poche persone “fidate” sanno dove si trovi il leader di Hamas Yahya Sinwar, che trasmette messaggi al resto della milizia islamista attraverso una serie di intermediari per evitare di essere scoperto. Secondo il report, Sinwar è stato presente in molti luoghi di Gaza durante la guerra, impartendo istruzioni ai funzionari di Hamas una volta ogni due settimane e anche una volta alla settimana. In rari casi, scrive Asharq al-Aqsat, è stata organizzata una telefonata con protocolli di sicurezza speciali. Ma di solito, i suoi ordini e le sue posizioni vengono recapitati tramite messaggi scritti a mano o stampati e firmati da lui, trasferiti manualmente da persona a persona fino a quando non raggiungono la destinazione.

In una telefonata con il suo omologo turco Hakan Fidan di questa mattina, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha discusso dell’importanza che Hamas prenda parte al vertice di giovedì per un accordo di cessate il fuoco, afferma il Dipartimento di Stato. Lo riferisce Times of Israel. Hamas due giorni fa ha annunciato che non avrebbe partecipato, chiedendo ai mediatori di convincere Israele ad accettare la proposta aggiornata presentata a luglio. Un’offerta che ha visto Hamas cedere sulla sua richiesta che Israele si impegni per un cessate il fuoco permanente. I funzionari di Hamas risiedono regolarmente in Turchia.

Teheran ha respinto gli appelli dei Paesi occidentali a rinunciare alla rappresaglia su Israele dopo l’uccisione del leader di Hamas mentre era ospite della Repubblica islamica. Secondo il ministero degli Esteri iraniano, citato dal Times of Israel, le richieste di moderazione nei confronti di Israele da parte di Francia, Germania e Regno Unito “mancano di logica politica e contraddicono i principi del diritto internazionale”.

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