Liste d’attesa nella sanità: arriva una sferzata legislativa

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Giro di vite del Parlamento sulla questione “liste d’attesa sanitarie”, il Senato, lo scorso 18 luglio 2024, ha approvato il seguente disegno di legge, d’iniziativa del Governo: “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 giugno 2024, numero 73, recante misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie”. Il nuovo strumento legislativo che mira ad abbattere il muro di gomma delle liste d’attesa nella sanità prevede tra i suoi punti di forza una nuova organizzazione di accesso alle prestazioni sanitari attraverso un nuova riorganizzazione tra Stato e Regioni che si concretizzerà con l’istituzione di una piattaforma nazionale che monitorerà la situazione regione per regione, azienda sanitaria per azienda sanitaria, struttura ospedaliera per struttura ospedaliera, sia pubblica che convenzionata. Prevista, inoltre, l’istituzione di Cup, centri unici di prenotazione, regionali e l’istituzione di un organismo di controllo tra Stato  e Regione che monitorerà e valuterà eventuali disfunzioni. Un monitoraggio quest’ultimo che verrà accostato all’applicazione di sanzioni o all’attribuzione di premialità a secondo dei risultati raggiunti da ciascuna Regione. La nuova norma, che entrerà in vigore dall’anno prossimo, prevede un aumento del 5 per cento della spesa del personale sanitario, cosa che consentirà l’assunzione di più medici e infermieri. A tutto ciò va aggiunta l’introduzione previsionale di una nuova metodologia per il calcolo del fabbisogno del personale di ciascuna Regione. Il legislatore, poi, con questo nuovo strumento ha ridisegnato, anche, i percorsi di accesso alle prestazioni dei malati cronici, come quelli oncologici e non solo, che resteranno in carico alle strutture. In questo modo il paziente cronico non si deve più occupare lui di prenotare i controlli o i necessari esami di approfondimento ma lo farà direttamente la struttura che lo ha in carico. Mentre i pazienti con patologie acute continueranno a rivolgersi ai Cup. Altra novità consiste nell’accesso diretto alle prestazioni psicologiche, legate alle dipendenze patologiche e all’assistenza consultoriale per le quali i pazienti non devono più passare dal Cup. Agevolato, anche, il percorso degli screening il cui accesso avverrà a chiama e non più a prenotazione. La nuova legge obbliga, inoltre, le strutture alla non chiusura delle agende di prenotazione. Infine, buone notizie, anche, per gli operatori sanitari le cui prestazioni aggiuntive verranno remunerate al costo di 100 euro all’ora e fiscalizzate al 15  per cento, praticamente assimilate al regime fiscale forfettario attualmente in vigore in Italia. Quindi, un medico per ogni ora in più che lavorerà guadagnerà 85 euro netti. Soddisfattissimo di questo nuovo strumento, che non ha la presunzione di risolvere il problema quasi fosse un toccasana ma certamente di alleviare le attuali criticità, il Senatore, Ignazio Zullo(Fdi), medico e che è stato relatore a Palazzo Madama del disegno di Legge secondo il quale “il voto ha delineato la parte che ha consapevolezza del problema e chi ha preferito indossare gli abiti del bastian contrario”. Ma visti i dati relativi alle lungaggini delle liste d’attesa, occorre un intervento legislativo efficace anche se vien da chiedersi come siamo arrivati a questo punto? “Quello delle liste di attesa è un tema di alta valenza sociale, incide sulla tutela della salute e sulla dignità della persona, ha una genesi multifattoriale e di conseguenza rappresenta un argomento di elevata complessità poiché coinvolge tutti gli attori del servizio sanitario nazionale e mina alle radici i principi di universalità, uguaglianza, equità e gratuità di accesso alle cure”. Senatore Zullo qual è il suo giudizio sull’iter che ha incontrato questo provvedimento legislativo? “Chi ha consapevolezza di tutto ciò ha dimostrato con il proprio voto favorevole senso di responsabilità e slancio di generosità verso la collettività. Lo stesso non posso affermare per chi ha preferito  vestire i panni del bastian contrario”

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