L’Ue sigla l’ accordo di partenariato con il Mercosur

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Pochi giorni fa la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, è volata a Montevideo per sottoscrivere , insieme ai Presidenti di Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay, l’ intesa su un accordo di partenariato fra UE e Mercosur. Il Mercosur è il mercato comune dell: America meridionale che si affianca alla Comunità andina e a quella Caraibica. L’ intesa è l’ epilogo di una lunga ed estenuante trattativa , iniziata addirittura nel 2000, per la complessità delle materie trattate e delle resistenze emerse da entrambe le sponde dell’ Atlantico. La Presidente von der Leyen ha sottolineato che l’ accordo non comprende solo misure mirate alla liberalizzazione e semplificazioni degli scambi commerciali, con eliminazione dei dazi e tariffe, ma si estende anche agli appalti pubblici, alla protezione della proprietà intellettuale, alla collaborazione sullo sviluppo sostenibile e sulle piccole e medie imprese. Teniamo presente che il Mercosur è il secondo partner commerciale della UE, dopo la Cina e prima degli Usa. Il valore degli scambi ammonta a circa 53,7 miliardi di euro. L’ accordo sottoscritto dovrebbe contribuire, non solo ad aumentare il volume degli scambi, ma anche a facilitare investimenti nei più svariati settori. E’ chiaro che l’ accordo per adesso è di natura politica e deve essere sottoposto al giudizio degli Stati membri, che possono approvarla con un voto a maggioranza qualificata. Poi passerà alla ratifica del Parlamento europeo. In Italia si sono sollevati forti dubbi e critiche da parte delle associazioni degli agricoltori che hanno denunciato il rischio di un’ invasione di prodotti agro alimentari dai Paesi del Mercosur sui mercati dell’ UE. La Francia già ha espresso la sua contrarietà all’ accordo.Il governo italiano è stato più prudente, lasciando intendere una disponibilità a patto che ci siano una serie di garanzie a tutela del settore agroalimentare. Però l’ accordo ha buone possibilità di arrivare a conclusione. Una vera e propria inversione di tendenza rispetto ai tempi in cui l’ UE sembrava aver abbandonato l’ idea di accordi di liberalizzazione di scambi commerciali con Paesi terzi. L’ iniziativa della Commissione va interpretata come un segnale del nuovo esecutivo di imporre un certo protagonismo nei rapporti con gli Stati Nazionali, non solo , ma anche una spinta a molti di essi i cui governi versano in una grave crisi politica Non a caso abbiamo citato la Francia con la sua posizione di avversità all’ accordo. Infine non può sfuggire che l’ iniziativa della Commissione va nella direzione di un riconoscimento esplicito dei vantaggi del libero scambio e dell’ importanza del commercio internazionale. E non va tralasciato il fatto che l’ iniziativa coincide con l’ insediamento di Trump alla Casa Bianca, che come tutti sanno è fautore di politiche commerciali ultra protezionistiche. Qualcuno sostiene che sia un anticipo di tante altre clamorose divergenze con la Casa Bianca. Riteniamo, invece, che sia solo il tentativo di cogliere l’ opportunità di occupare gli spazi liberi lasciati dagli Usa .

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