Macron scrive una lettera ai francesi:  ‘Nessuno ha vinto le elezioni. Solo le forze repubblicane hanno la maggioranza assoluta’

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Le dichiarazioni di Macron: ‘Nessuno ha vinto le elezioni. Solo le forze repubblicane hanno la maggioranza assoluta’ coincidono totalmente con quanto dichiarato da Giorgia Meloni,  impegnata  per il vertice Nato a Washington in programma per i 75 anni dell’Alleanza atlantica,  ha avuto  in merito alle Elezioni in Francia e al risultato di Le Pen.

La premier ha commentato l’esito delle Elezioni in Francia ribadendo che non ha vinto nessuno poiché nessuno è veramente in grado di governare da solo. In merito alla sconfitta del Rassemblement national ha, inoltre, affermato: ‘La lettura della sconfitta del Rassemblement national mi sembra semplicistica: nessuno può cantare vittoria. C’erano tre schieramenti, nessuno dei tre schieramenti è in grado di governare da solo e all’interno di alcuni di questi schieramenti ci sono differenze molto evidenti, quindi vedremo che cosa accadrà’.

La Premier ha poi continuato il discorso in merito alla formazione del Governo, un aspetto importante che non è affatto semplice: ‘Vedremo la formazione del governo che non sarà facile. Posso dire per esperienza personale che è più facile governare quando si sta insieme perché si condividono delle idee piuttosto che quando si sta insieme perché si condivide un nemico’.

La Presidente prende in esempio l’Italia ed effettua un piccolo parallelo: ‘Noi eravamo abituati a un tempo in cui l’Italia aveva un governo molto instabile in un’Europa che aveva governi molto solidi, oggi vediamo un’Italia con un governo molto solido in un’Europa in cui ci sono governi molto instabili e questo deve renderci orgogliosi’.

La lettera di Macron ai francesi: ‘Costruire un rassemblement repubblicano’.

È la prima volta che il Capo dello Stato parla delle elezioni dopo il secondo turno che ha visto una prevalenza delle forze di sinistra e di centro rispetto alla destra di Le Pen. Macron fa innanzitutto il punto sui risultati delle elezioni legislative anticipate. ‘Divise al primo turno, unite da reciproci ritiri al secondo, elette grazie ai voti degli elettori dei loro ex avversari, solo le forze repubblicane rappresentano la maggioranza assoluta’.

‘La natura di queste elezioni è segnata da una richiesta di cambiamento e di condivisione del potere, li costringe a costruire un grande rassemblement’.  

‘Chiedo a tutte le forze politiche che si riconoscono nelle istituzioni repubblicane, lo stato di diritto, il parlamentarismo, un orientamento europeo e la difesa dell’indipendenza francese, di avviare un dialogo sincero e leale per costruire una maggioranza solida, necessariamente plurale, per il paese’, si legge nella lettera.

Macron ha preso tempo sulla nomina di un nuovo premier, dopo aver respinto le dimissioni presentate da Gabriel Attal. Nella lettera aperta ha spiegato che nominerà un primo ministro solo dopo che le forze repubblicane avranno ‘raggiunto un compromesso’ nel rispetto di ‘alcuni grandi principi per il Paese’. Ha aggiunto che ‘è sulla base di questi principi che deciderò la nomina del primo ministro. Ciò significa dare un po’ di tempo alle forze politiche per costruire compromessi con serenità e rispetto per tutti». Nel frattempo e ‘fino ad allora’, ha spiegato, ‘l’attuale governo continuerà a esercitare le proprie responsabilità e poi si occuperà degli affari correnti come richiede la tradizione repubblicana’.

‘Le idee e i programmi prima dei posti e delle personalità’, raccomanda Macron nella sua lettera, spiegando che ‘questa unione (rassemblement) dovrà essere costruito attorno a qualche grande principio per il paese, a valori repubblicani chiari e condivisi, ad un progetto pragmatico e leggibile e che tenga conto delle preoccupazioni che voi avete espresso al momento delle elezioni. Dovrà garantire la più grande stabilità istituzionale possibile. Riunirà donne e uomini che, nella tradizione della Quinta Repubblica, pongono il loro paese al di sopra del loro partito, la Nazione al di sopra della loro ambizione. Quello che i francesi hanno scelto nelle urne – il fronte repubblicano – le forze politiche devono concretizzarlo con le loro azioni’.

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‘E’ alla luce di questi principi – continua il presidente nella sua lettera ai francesi – che deciderò la nomina del primo ministro. Questo presuppone di lasciare un po’ di tempo alle forze politiche per costruire questi compromessi con serenità e rispetto di ognuno. Fino a quel momento, il governo attuale continuerà ad esercitare le sue responsabilità, poi resterà in carica per gli affari correnti, così come vuole la tradizione repubblicana’. ‘Poniamo la nostra speranza – continua la lettera – nella capacità dei nostri responsabili politici di dar prova di senso della concordia e di pacificazione nel vostro interesse e in quello del paese. Il nostro paese deve poter far vivere, come fanno tanti nostri vicini europei, questo spirito di superamento che ho sempre auspicato con tutto me stesso’. ‘Il vostro voto – conclude la lettera – impone a tutti di essere all’altezza del momento. Di lavorare insieme. Domenica scorsa, voi avete chiesto l’invenzione di una nuova cultura politica francese. Per voi, io veglierò. Nel vostro nome, ne sarò il garante’.

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