Associazione per delinquere finalizzata alle frodi fiscali e al riciclaggio, aggravata dal metodo mafioso. Per questo motivo sono state eseguite 47 misure cautelari, sequestri di beni, valori e denaro per 520 milioni di euro, ricostruite false fatturazioni per 1,3 miliardi di euro. Andando nel dettaglio il gip di Milano, su richiesta della Procura Europea (Eppo), ha emesso 34 misure cautelari in carcere, 9 di arresti domiciliari e 4 misure interdittive per una maxi evasione dell’Iva intracomunitaria nel commercio di prodotti informatici e il riciclaggio dei profitti illeciti conseguiti. Per sette persone è stato emesso un mandato di arresto europeo. Nell’ambito della maxi operazione denominata “Moby Dick”, eseguita dalla guardia di finanza e dal Servizio centrale operativo (Sco) della polizia, è stato eseguito anche il sequestro di beni, valori e denaro per 520 milioni di euro. Sono attualmente in corso oltre 160 perquisizioni in 30 diverse Province presso abitazioni, uffici e aziende riconducibili agli indagati, effettuate anche con l’ausilio di unità cinofile cash dogs della Guardia di Finanza, specializzate nel rinvenimento di banconote nascoste: in tutto 200 le persone fisiche indagate e oltre 400 le società coinvolte, a molte delle quali cui viene contestato l’illecito amministrativo dipendente da tali reati, come previsto dal decreto legislativo 231/2001. Arresti, perquisizioni e sequestri anche in altri Paesi UE interessati dalla frode e, in particolare, in Spagna, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia, Bulgaria, Cipro, Olanda, e in paesi extra UE, come la Svizzera e gli Emirati Arabi.