Mara Carfagna è segretaria del partito Noi Moderati, nominata dal presidente Maurizio Lupi. “Un ruolo che mi onora e che svolgerò con il massimo impegno e la massima determinazione”, ha aggiunto l’ex ministro del governo Draghi e, prima ancora, dell’ultimo governo Berlusconi.
“E’ un incarico che mi onora e che porterò avanti con la determinazione e la passione di sempre. Abbiamo concluso il tesseramento con 20mila iscritti, programmato la stagione congressuale e ci apprestiamo a organizzare due grandi eventi su Europa e sanità. Sono scelte funzionali all’obiettivo di rafforzare l’area moderata del centrodestra, creare una casa accogliente per i popolari, i moderati, i riformisti e i garantisti italiani. Sento la responsabilità di questa nomina, Noi Moderati è un progetto nel quale credo”, ha detto a Il Giornale.
“Stiamo facendo un grande lavoro, anche sui territori, come dimostra il successo della campagna di tesseramento”, ha detto Carfagna che ha definito Noi Moderati “un partito vero e proprio” e “non un’alleanza di movimenti politici legati da una visione comune. Diventiamo oggi un movimento politico unitario, coeso, solido e con grandi ambizioni”. Noi Moderati si propone l’obiettivo “di rappresentare un valore aggiunto del centrodestra italiano e lo perseguiremo con tutta la determinazione di cui siamo capaci”.
La neosegretaria ha rimarcato “l’approccio moderato” e “la capacità di dialogo” del partito di centrodestra “ma anche con quella, con quella determinazione, con quella tenacia e con quel coraggio che chiedono questi complessi tempi nuovi”.
Carfagna, poi, ha ribadito dei concetti che aveva già espresso in un recente convegno sul cattolicesimo liberale: “Il nostro obiettivo è rafforzare l’area moderata e farne la casa dei popolari italiani, dei riformisti, degli europeisti. Ci siamo messi in mente questa strana idea perché siamo convinti che il centrodestra funzioni meglio quando è realmente e autenticamente plurale, come ai tempi di Berlusconi cioè con diverse anime e diverse identità che trovano un equilibrio, senza che nessuna prevalga in maniera prepotente sull’altra”.
“Ora il dovere che abbiamo non è quello di guardare ai primi quattro mesi dell’amministrazione Trump – speriamo che non duri così per i prossimi quattro anni perché oggettivamente le cose che ascoltiamo ci sorprendono e ci amareggiano anche, e lo dico da convinta atlantista – ma abbiamo il dovere di guardare i prossimi 40 anni e l’interesse italiano si difende non recidendo un legame che procura benefici a entrambe le parti in gioco e allo stesso tempo spingendo però per integrare sempre di più l’Unione europea”.
Secondo Carfagna, l’Ue potrà competere con Russia, Stati Uniti e Cina soltanto se sarà “coesa e unita”, mentre sul tema della difesa ha chiarito: “I nuovi investimenti in difesa non sono certo una delle tante opzioni sul tavolo, ma sono un obbligo. Non è una scelta guerrafondaia investire in difesa, ma è un dovere per chi ha davvero a cuore la difesa dei confini nazionali, ma anche la difesa della propria identità, della propria civiltà e del proprio modello di benessere”.
Noi Moderati lancia il proprio organigramma con un nuovo ufficio di presidenza che sarà guidato da Maurizio Lupi, che resta presidente, e Saverio Romano confermato coordinatore politico. Mara Carfagna diventa segretaria del partito, nasce la delegazione di Noi Moderati al Senato, che sarà guidata da Mariastella Gelmini (nella delegazione anche Giusy Versace e Mario Borghese del Maie). “Un ruolo che mi onora e che svolgerò con il massimo impegno e la massima determinazione”, dice l’ex ministra durante la conferenza stampa in cui è stato presentato il nuovo organigramma.