Marco Minniti: ‘Democrazia a rischio. Le minacce di morte a Meloni vanno prese sul serio’

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Presente in studio da Bruno Vespa a ‘Cinque Minuti’ e poi a ‘Porta a Porta’, la Premier Giorgia Meloni ha avuto modo di affrontare alcune delle tematiche maggiormente calde dell’attualità nostrana. Non solo lo scandalo dossieraggio ma anche il tema migranti con tanto di minacce di morte da lei ricevute e per la prima volta raccontate in tv.

La Premier ha affrontato prima di tutto il tema migranti: “Se continuiamo così sarò io a dire che l’Italia non è un Paese sicuro, quando lo si dice per il Bangladesh parliamo di 180 milioni di abitanti a cui diciamo così ‘venite tranquillamente in Italia’. Per alcuni l’obiettivo è impedire di fermare l’immigrazione irregolare. Io farò tutto quello che gli italiani mi hanno chiesto di fare”.
Poi, la Presidente del Consiglio ha sottolineato come farà “di tutto” per far funzionare il Memorandum con l’Albania. Infine, ha raccontato per la prima volta in televisione di aver subito minacce di morte per quel protocollo: “È la prima volta che i trafficanti di esseri umani mi hanno minacciato di morte“.

‘Prendere sul serio le minacce di morte rivolte a Giorgia Meloni, e delle quali la stessa premier ha parlato nel corso dell’intervista con Bruno Vespa, e capire la portata dell’affaire banche dati, che rappresenta un “pericolo per la nostra democrazia”, così l’ex ministro degli Interni ed ex sottosegretario alla Presidenza con delega ai servizi segreti, Marco Minniti, avverte sulla gravità di ciò che sta accadendo in Italia, e non solo, intorno ai dossier e che mette in discussione le libertà fondamentali, i “pilastri”, dei nostri sistemi: la libertà politica e la libertà di mercato. “La bussola è sempre la stessa: controllare la vita degli altri. E quindi esprimere potere sugli altri”, ha detto Minniti, evocando il titolo di un famosissimo film sulla Stasi e, dunque, i metodi dei servizi della Germania Orientale. “Per fortuna da noi la cosa è molto più limitata. Però – ha precisato – l’idea di partenza è quella”.

Intervistato da Libero, Minniti ha invitato a prendere molto sul serio le minacce di morte arrivate a Meloni dai trafficanti di migranti. “Mai sottovalutare queste minacce. Specialmente in questo momento di crisi internazionale e mentre ci sono forze ingenti che operano per creare instabilità”. Per il presidente della Fondazione Med-Or di Leonardo, comunque, i nostri servizi segreti sono validi e, sebbene dal punto di vista tecnologico non siano tra i più avanzati al mondo, lo sono per “le capacità humint: le relazioni e le conoscenze sul campo”. Una competenza fondamentale, che per Minniti con ogni probabilità è quella mancata a Israele prima degli attacchi del 7 ottobre, e che invece ha fatto dell’Italia “l’unico paese occidentale mai colpito dal terrorismo internazionale”. Un risultato frutto “di una straordinaria collaborazione tra servizi segreti, forze di polizia, magistratura”. “Tutto ciò – ha sottolineato Minniti – fa dell’Italia un modello”.

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