Matteo Salvini, dopo essere stato assolto nel processo Open Arms, ha cominciato a manifestare la volontà di tornare a guidare il Viminale. Peccato per lui che i vertici dei suoi due alleati di governo, ossia Forza Italia e Fratelli d’Italia, per quel che riguarda il ministero dell’Interno, gli abbiano fatto intendere che non c’è né la voglia né la necessità in questo momento di effettuare un rimpasto. Sul tema si è pronunciato in modo esplicito anche Antonio Tajani, leader azzurro e ministro degli Esteri.
Il leader della Lega, come già fatto in diverse occasioni negli ultimi giorni, ha di nuovo palesato la sua intenzione di tornare al Viminale.
“Al ministero dell’Interno c’è un ministro, Matteo Piantedosi, che sta lavorando benissimo, Salvini mi pare che abbia un altro lavoro”, ha dichiarato a microfoni spenti Antonio Tajani al Fatto Quotidiano.
“Salvini – ha aggiunto il numero uno di Forza Italia – è il ministro delle Infrastrutture e sul suo tavolo ha dossier molto importanti e impegnativi. Si dovrà occupare di iniziare a costruire il Ponte sullo Stretto: già questo mi sembra un compito parecchio impegnativo e sarebbe già molto importante”.
Di fatto, Tajani, con toni moderati ma decisi, ha invitato Salvini a lasciar perdere la questione di un suo ipotetico ritorno al Viminale. Il ministro degli Esteri ha aggiunto, a proposito del rimpasto, che “di solito si fa quando le cose non funzionano e questo governo invece sta facendo benissimo, sta lavorando alla grande: al momento non c’è bisogno di cambiare niente”.
Il pensiero di Tajani è condiviso anche da Fratelli d’Italia. “Parlare si può parlare di tutto, ma oggi non si profilano le condizioni, mancano proprio i presupposti per procedere a un rimpasto”, ha spiegato al Corriere della Sera il presidente del gruppo FdI alla Camera Bignami.