Izzo (Medì): “Rendere sostenibili i debiti e ridurre i tempi d’attesa”
NAPOLI – “La mediazione civile rappresenta un valido deterrente contro le lungaggini processuali. Dal 2000 a oggi, molti procedimenti hanno subito un’accelerazione proprio grazie al ricorso preventivo alla mediazione. È fondamentale che i mediatori siano adeguatamente formati ed in questo l’Ente di formazione Medi ha una lunga e consolidata esperienza. In questo senso, l’Odcec Napoli Medi di Napoli ha raggiunto importanti risultati, grazie al contributo di professionisti altamente qualificati in tutte le materie di natura civile ove la mediazione è obbligatoria e ad abbracciare tutta la materia civile, la mediazione ‘volontaria’ del pari prevista dalla legge per ostacolare cause lunghe e costose che quasi sempre possono essere risolte in un accordo più vantaggioso non solo per le parti ma anche per ridurre il sistema della giustizia civile a cui ricorrere ove non diversamente possibile”. Lo ha dichiarato Vincenzo Moretta, presidente della Fondazione Odcec Napoli, nel corso del convegno “Mediazione civile e legge ‘Salva suicidi’ soluzioni alternative alla giustizia”, promosso da Medì Odcec Napoli, con il patrocinio dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presieduto da Eraldo Turi, e dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, guidato da Carmine Foreste, in collaborazione con il Circolo Posillipo.Dell’impatto della mediazione sul sistema giudiziario ha parlato Riccardo Izzo, presidente della commissione Adr del Cndcec e di Medì: “Gli organismi di mediazione civile e di composizione delle crisi da sovra indebitamento svolgono attività esterne ai tribunali e sono strumenti straordinari ma ancora poco conosciuti per aiutare le persone a rendere sostenibili i loro debiti facendo leva sulle reali capacità di rientro. Un risparmio sia in termini di risorse economiche che di tempo. La mediazione civile è oggi uno strumento obbligatorio che cerca di limitare i contenziosi in materia civile. La legge Cartabia ha potenziato questo strumento che consente, tra l’altro, la redazione del verbale finale il quale, in caso di mancato accordo, che va presentato al giudice che ne tiene conto all’esito del processo”. Lo ha dichiaratoNel corso dei lavori, introdotti da Aldo Campagnola (presidente del Circolo Posillipo), Domenico De Crescenzo (presidente del CUP), e Antonella La Porta (consigliere delegato Odcec Napoli), sono intervenuti Gian Andrea Chiesi (consigliere della Suprema Corte di Cassazione), Antonio Cortese (consigliere delegato Cultura Circolo Posillipo), Fabio Cecere (consigliere segretario dell’Odcec Napoli), Matteo De Lise (presidente Aiecc), i mediatori Alfredo Serra, Andrea Martino e Olga Orecchio.
Napoli 11 aprile 2025