Meloni alla convention di Vox: “Insieme possiamo costruire una nuova Europa”

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Una nuova Europa con al centro i cittadini, dove le decisioni non devono essere prese nelle segrete stanze per gli interessi dei pochi gruppi economici che vorrebbero continuare a dettare l’agenda politica europea. E poi la richiesta di una Europa che diventi protagonista a livello internazionale. Sono questi alcuni aspetti trattati dal presidente del consiglio italiano, Giorgia Meloni, un video-collegamento con la manifestazione ‘Europa Viva 24’ di Vox, il partito spagnolo guidato di Santiago Abascal, in corso a Madrid. “Cari amici di Vox, cari patrioti spagnoli, avete avuto il coraggio di non lasciarvi influenzare dal pensiero unico dominante. Siete l’unico futuro possibile per l’Europa”, sono le parole con cui Giorgia Meloni ‘aizza’ la platea di Vox nell’aprire un video-collegamento con la manifestazione ‘Europa Viva 24’ di Vox, il partito spagnolo guidato di Santiago Abascal, in corso a Madrid. “Un continente stanco, sottomesso e coccolato che ha pensato di poter scambiare l’identità con l’ideologia, la libertà con la comodità, e che oggi paga inevitabilmente il prezzo delle sue scelte. Ma non tutto è perduto. Abbiamo iniziato il nostro percorso comune al Parlamento europeo nel 2019. E da allora i nostri percorsi politici sono sempre stati molto simili. Hanno cercato di isolarci. Hanno cercato di dividerci. E hanno finito per rafforzarci”, continua la premier italiana. “Hanno detto che non saremmo stati all’altezza, che volevamo distruggere l’Europa, dicevano che non saremmo mai stati abbastanza credibili per contare, per essere decisivi. E anche se alcuni non si sono ancora rassegnati, e altri si chiedono come sia potuto accadere, sono il primo presidente del consiglio della destra nella storia della Repubblica italiana, e sono anche una donna. Nel frattempo Vox è diventato il terzo partito in Spagna. Un partito solido e ben radicato in tutta la nazione. Un partito che ha un grande futuro davanti a sé e che sarà decisivo per cambiare sia Madrid che Bruxelles – aggiunge – Ma dobbiamo continuare a lavorare, duramente e insieme, perché come sempre non vogliamo che ci venga dato niente gratis. Siamo abituati a guadagnarci i risultati sul campo, il nostro continente sta vivendo una fase di grande incertezza, di declino, e ha bisogno di noi”. “Vogliamo e possiamo costruire un’Unione Europea diversa e migliore di quella attuale, in grado di concentrare le sue iniziative e le sue risorse economiche solo sulle questioni più importanti, quelle in cui può davvero offrire un valore aggiunto come, ad esempio, difendere le proprie frontiere esterne, invece di costringere i cittadini ad accogliere masse di migranti irregolari contro la loro volontà”, ha spiegato la Meloni. E poi si autoelogia per i risultati conseguiti sull’immigrazione. “Sono particolarmente orgogliosa del lavoro che abbiamo svolto negli ultimi mesi realizzando un primo cambio di rotta nella gestione della politica migratoria: non più frontiere aperte e un eterno e inutile dibattito sui ricollocamenti, ma nuove politiche di cooperazione con i Paesi africani, di controllo delle partenze, di lotta ai trafficanti di esseri umani, di migrazione che può essere solo regolata, di accordi con Paesi terzi per l’esame delle domande di asilo”. “Tutto questo sarebbe stato impensabile fino a pochi anni fa, ma le risposte pragmatiche stanno finalmente trovando interlocutori disponibili. La strada è lunga e faticosa, ma già oggi in Italia abbiamo avuto il 62% di arrivi in meno rispetto all’anno scorso”, rimarca la premier. “Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha preteso di decidere cosa potevamo o non potevamo mangiare, come dovevamo o non dovevamo ristrutturare le nostre case, quale auto potevamo o non potevamo guidare, quale tecnologia le nostre aziende potevano o non potevano utilizzare. Hanno usato l’alibi della difesa della natura per dare vita a un attacco alla nostra libertà che dobbiamo respingere. Difenderemo i nostri agricoltori, i nostri pescatori, la nostra industria manifatturiera, le nostre piccole e medie imprese e la nostra industria da questo attacco senza precedenti”, è il suo ‘j’accuse’ a questo modello di Europa. “Li difenderemo per difendere l’Europa, perché l’Europa è stata fatta da loro, con il loro lavoro, i loro sacrifici, la loro creatività, i loro prodotti di eccellenza, mentre gli ambientalisti discutevano di come proporre la prossima legge assurda comodamente sul divano del loro salotto”. “Ci opporremo a chi vuole mettere in discussione la famiglia come pilastro della nostra società, a chi vuole introdurre le teorie gender nelle scuole, a chi vuole promuovere pratiche disumane come la maternità surrogata. Perché nessuno mi convincerà che si possa chiamare progresso permettere a uomini ricchi di comprare i corpi di donne povere, o di scegliere i loro figli come se fossero prodotti da supermercato. Non è progresso, è oscurantismo, e sono orgoglioso che il Parlamento italiano stia discutendo, su proposta di Fratelli d’Italia, una legge che vuole rendere la maternità surrogata un reato universale, cioè punibile in Italia anche se commessa all’estero”.

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