Scagionato dalle accuse del processo Open Arms in quanto, secondo i giudici, “il fatto non sussiste”, Matteo Salvini sarebbe pronto a tornare al Viminale e riprendere il posto attualmente ricoperto da un altro Matteo, Piantedosi.
“Se qualcuno negli anni scorsi era convinto che non potevo tornare al Viminale perché ero un potenziale sequestratore e delinquente, adesso questa cosa cade”. Queste le parole pronunciate da Matteo Salvini – attualmente vicepremier e ministro dei Trasporti – a seguito dell’assoluzione nel processo Open Arms.
Il leader della Lega ha iniziato a lanciare qualche segnale, affermando che “il Viminale è un posto stupendo” ma che almeno “per ora” non pensa di traslocare. Senza mai farlo trapelare l’intenzione è evidente, visto il desiderio di Salvini di tornare agli Interni e l’occasione potrebbe arrivare il prossimo ottobre, con le elezioni regionali in Campania cui Piantedosi potrebbe essere candidato.
Quando le è stato chiesto di un possibile ritorno di Salvini in Viminale, la premier si è mostrata distante. Dalla Lapponia finlandese, dove si trovava per il vertice Nord-Sud, ha affermato: “Oggi sia io che Salvini siamo contenti dell’ottimo lavoro che sta facendo il ministro dell’Interno.Sulla sentenza Open Arms mi pare un fatto che l’oggetto del processo a Salvini fossero le sue scelte politiche piuttosto che effettivi reati e che la giurisdizione sia stata usata per condizionare la politica ma oggi sia io che Salvini siamo contenti dell’ottimo lavoro che sta facendo il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi”.
Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo a una domanda sulla possibilità che il vicepremier leghista possa tornare al Viminale, al termine del vertice Nord-Sud a Saariselka, nella Lapponia finlandese.