Meloni corre con i Bersaglieri al maxi raduno di Ascoli Piceno. Delirio del Pd, che trasforma tutto in terreno di scontro

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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, si è recata ad Ascoli Piceno in occasione del 71mo raduno dell’Associazione nazionale dei Bersaglieri. E che ha fatto? Prima ha percorso in rassegna un tratto della parata. Poi, a un certo punto, ha accennato anche una breve corsa, con il ‘passo’ tipico dei bersaglieri. Infine, una volta raggiunto il palco delle autorità, ha assistito alla cerimonia del cosiddetto ‘Passaggio della Stecca’.

La premier è salita sul palco delle autorità di Piazza Arringo per assistere alla parte finale dell’imponente sfilata alla quale partecipano circa 12mila fanti piumati, tra gli applausi del pubblico.  Accolta dal sindaco Marco Fioravanti a piazza del Popolo la premier si è fermata con le persone che l’hanno salutata con “ciao Giorgia”, stringendo le mani e facendosi selfie con loro, prima di fare un passaggio allo storico caffè Meletti, per poi accennare alla “corsa dei Bersaglieri”, come da foto pubblicata sul profilo Fb del primo cittadino. La presidente del Consiglio ha poi salutato la piazza dalla terrazza del Caffè Meletti. Dopo la consegna del cappello piumato a Meloni e al sindaco Marco Fioravanti, e la sfilata della fanfare, la presidente ha attraversato il comune – blindato – fino ad arrivare in piazza Arringo dove, davanti a Palazzo Arengo e al duomo, è stata allestita la tribuna d’onore per la cerimonia del “Passaggio della Stecca”. Nel tragitto saluti e incitamenti alla presidente con “in bocca al lupo” e “grande Giorgia”. Meloni risponde mandando baci.

Sta facendo discutere anche una foto che ritrae la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in piedi su una Jeep militare mentre passa in rassegna le truppe dell’esercito.  Sui social è diventata virale. E le ironie si sono sprecate in occasione del 163esimo dell’esercito italiano. Si va dal “Jeep Jeep hurrah per la nostra premier!” a “Non c’è truppa per gatti”. Ma tant’è: a un certo punto, complice la campagna elettorale per le Europee dell’8 e 9 giugno prossimi, la polemica ha scalato la classifica degli argomenti più popolari.

Dopo che l’esercito e il futuro della difesa europeo è diventato l’ultimo campo di scontro anche all’interno alla maggioranza, da sinistra, si è rimproverata la premier di utilizzare un momento istituzionale per una passerella elettorale a favore di telecamere e macchine fotografiche. Da destra, invece, si è ribattuto che non era nulla che non fosse stato già visto, con Governi di ogni colore politico. Tant’è che, a un certo punto, è stato il ministro della Difesa Guido Crosetto a scrivere su X: “Ho letto critiche assurde sul fatto che il Presidente del Consiglio (non per sua scelta ma per prassi) abbia passato in rassegna il contingente dell’esercito a bordo di un mezzo militare. Vi consiglio di informarvi prima di fomentare odio gratuito. Ci sono state decine di eventi simili”.

Sotto a questo scritto, Crosetto ha allegato tre foto con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e gli ex ministri della Difesa Pd Roberta Pinotti e Lorenzo Guerini nella stessa circostanza. E (più o meno) con la stessa posa. Quasi a dire: così fan tutti, senza scandali nè polemiche.

Tutti sono nella stessa condizione del premier Giorgia Meloni: in piedi su una Jeep dell’Esercito. La differenza sostanziale, al di là dell’appartenenza politica di chi è immortalato nella foto, la reazione scomposta nei confronti della Meloni.

“Non vale neanche la pena di perdere tempo a rispondere. Questi sono quelli che vedono “saluti romani” alla parata del 2 giugno”, commenta un utente sull’account X di Crosetto. Mentre un altro infierisce sulla sinistra. “Non stupisce l’acredine, quanto l’inadeguatezza di chi critica senza nemmeno conoscere usi, costumi e storia recente del nostra Paese. Totalmente sprovveduti”.

A difesa dell’indifendibile, un account filo-dem, ovviamente anonimo scrive: “I Giorgia Boys si affannano a postare foto in cui si vede che in passato l’hanno fatto tutti. Errore. Quel posto l’ha occupato il Presidente della Repubblica, che è il Capo delle Forze Armate, e Ministri o sottosegretati del Ministero della Difesa. Presidenti del Consiglio mai”.

“No – controreplica Crosetto – vi arrampicate sugli specchi per giustificare il vostro pregiudizio. Quel posto lo occupa la più alta autorità presente all’evento. Lo hanno occupato presidenti di Camera o Senato, Ministri e Presidenti. Se non esistono foto con altri PdC è solo perché nessun altro si è degnato di partecipare a eventi similari di forza armata, prima di lei. Oppure, se lo ha fatto, non era la massima autorità. Vi prego, non perdete l’oggettività. Io – conclude l’esponente di FdI – non l’ho mai fatto nei confronti dei miei avversari”.

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