Meno macchine, più intelligenza: l’evoluzione dell’AgriTech Italiano

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Il rapporto 2025 dell’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia presentato il 14 febbraio 2025 mette in luce un cambiamento significativo nelle tendenze dell’innovazione digitale nel settore agroalimentare italiano. Dopo anni di crescita, il 2024 ha visto una contrazione dell’8% negli investimenti, passati da 2,5 miliardi di euro a 2,3 miliardi.La flessione degli investimenti è dovuta soprattutto alla riduzione dell’acquisto di macchinari e attrezzature, mentre si registra una crescita dell’adozione di soluzioni digitali intelligenti come Farm Management Information System, Decision Support System e sistemi di monitoraggio.

Le aziende agricole italiane puntano sempre più sulla gestione e l’analisi dei dati per migliorare efficienza e produttività.L’84% delle aziende che hanno adottato soluzioni di Agricoltura 4.0 ha beneficiato di almeno un incentivo. Tuttavia, nonostante i finanziamenti, la diffusione del digitale si conferma stabile: la superficie agricola digitalizzata è passata solo dal 9% al 9,5% nel 2024. Il dato positivo riguarda però l’aumento degli investimenti da parte delle aziende già digitalizzate.A fronte di una domanda in calo, cresce l’offerta con il numero di provider tecnologici salito da 369 a 386. Tra le tecnologie più utilizzate emergono i Big Data Analytics (70%), il software gestionale (50%) e l’Internet of Things (48%). In forte crescita anche l’Intelligenza Artificiale, passata dall’11% al 33%, con applicazioni nel monitoraggio delle colture e nella gestione delle risorse aziendali.

L’agricoltura italiana affronta oggi le sfide legate al cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità e alla crescente volatilita dei prezzi. Il digitale viene sempre più visto come uno strumento per migliorare la resilienza e aumentare le rese, oltre che per ottimizzare l’uso delle risorse. Cresce l’attenzione verso il Carbon Farming, con investimenti mirati nella misurazione e certificazione della CO2 assorbita dai terreni agricoli. In questo contesto, l’innovazione digitale gioca un ruolo cruciale attraverso dati satellitari, AI e Machine Learning, strumenti essenziali per la sostenibilità ambientale.Secondo l’Osservatorio, le priorità per il settore agricolo italiano riguardano: Maggiore accesso agli incentivi per stimolare nuovi investimenti;

Formazione e supporto alle aziende per favorire la digitalizzazione; Sviluppo delle infrastrutture digitali, in particolare la connettività a banda larga;<Interoperabilità dei dati per un’integrazione più efficace delle soluzioni tecnologiche. L’AgriTech italiano si sta evolvendo verso un modello sempre più basato sui dati e sull’intelligenza artificiale. La sfida ora è rendere queste innovazioni accessibili a un numero sempre maggiore di aziende agricole, garantendo uno sviluppo sostenibile e competitivo per il settore.

Paolo Iafrate

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