Misoginia: per il Regno Unito è estremismo

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In Italia, nel 2022, il Ministero dell’Interno ha registrato 6291 casi di violenza. Un numero già di per sé inconcepibile, che sconvolge ancora di più se si tengono in considerazione due fattori: il primo, bisogna sommare anche i casi non denunciati e se effettivamente l’80% delle donne italiane non denuncia, non devono essere proprio pochi; il secondo, l’Italia non è tra i primi paesi europei per numero di violenze. Certo, le denunce sono poche e la giurisdizione è diversa per ciascun Paese, ma c’è sempre da imparare se ci si guarda intorno.

Tra tanti esempi negativi; con femminicidi in aumento in Slovenia, Grecia, Germania ed Italia; con una donna europea su tre, dai quindici anni in su che, secondo statistiche dell’Unione europea, è stata molestata almeno una volta nella vita; ecco che spunta il Regno Unito. La ministra degli Interni, Yvette Cooper, ha richiesto una revisione della strategia antiterrorismo britannica per combattere nuove ideologie misogine emergenti. Tra queste, gli “incel” preoccupano non poco: acronimo per “celibe involontario”, un uomo che si dichiara tale ha una visione talmente distorta della figura femminile, da arrivare a compiere atti estremi, per quanto non nella totalità dei casi.

Nel 2018 un 25enne californiano ha postato il suo personalissimo manifesto misogino e neonazista su Facebook, prima di entrare in università ed uccidere sei donne scelte senza alcun criterio specifico: si dichiarava “incel” e non è stato l’unico tra loro ad uccidere. Quattro anni prima di lui, Elliot Rodger ne aveva uccise altre sei. Un modus operandi simile a quello di altri gruppi terroristici, per non parlare dei metodi di reclutamento: anche lo youtuber Andrew Tate è entrato nel mirino del governo britannico, date le dichiarazioni a dir poco controverse e l’immenso seguito che ha tra i giovanissimi.

“L’incitamento all’odio di ogni tipo frattura e logora il tessuto stesso della nostra comunità e della nostra democrazia” dichiara la ministra, pronta a vedere revisionato il piano antiterrorismo alla fine di questo autunno. L’attenzione ai giovani sarà fondamentale: agli insegnanti verrà chiesto, per esempio, di reindirizzare studenti con atteggiamenti misogini a Prevent, il programma antiterrorismo britannico. È con loro che Cooper intende curare quanto di più marcio avvelena la nostra società da sempre.

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