Modugno(Ba), non sono ancora chiare le cause dell’incendio

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Non sono ancora chiare le cause che hanno determinato l’incendio di vaste dimensioni che l’altro pomeriggio è, improvvisamente divampato, all’interno del capannone dell’insediamento produttivo “Recuperi Pugliesi”, in contrada “Gammarola”, a Modugno. Il rogo sprigionò una enorme e vasta colonna di fumo particolarmente estesa. Dopo un intenso lavoro di dieci ore, le cinque squadre di vigili del fuoco con tre autobotti, sono riusciti ad avere ragione delle fiamme. Intanto, il vento ha praticamente dissolto la nube di fumo “per questa ragione non emetterò un a nuova ordinanza a tutela della salute e dell’incolumità tecnica”, ha fatto sapere il sindaco di Modugno, Nicola Bonasia che ha aggiunto, “restiamo, comunque, in attesa di ricevere i risultati del monitoraggio dell’aria effettuato, durante l’incendio, dai tecnici dell’Arpa, per prendere eventuali successive decisioni”. Ordinanza che, immediatamente, giovedì pomeriggio aveva emesso il primo cittadino modugnese e che aveva la validità di un giorno. Sulle cause del rogo si attendono anche le relazioni dei vigili del fuoco intervenuti sul posto. Una volta raccolte tutte queste informazioni e valutata la loro portata, non si esclude che la procura della repubblica di Bari, nelle prossime ore possa aprire un fascicolo d’indagine, inizialmente contro ignoti per valutare se ci sono stati eventuali comportamenti negligenti, dolosi o colposi da parte di qualcuno, che possano aver messo a repentaglio la salute pubblica dei cittadini modugnesi, dei comuni limitrofi e degli automobilisti che al momento dell’incendio si trovavano a percorrere le strade del territorio modugnese. Intanto, in città scoppia la polemica politica attraverso una serie di post pubblicati sui social da associazioni ambientaliste locali, semplici cittadini e raggruppamenti e partiti politici che non disdegnano stoccatine polemiche di natura politica. Per il Pd locale “si è abbattuta sulla città l’ombra di una nube nera, di una fiamma che arde. Fortuna vuole che il Sindaco se ne stia occupando. Ma si starà occupando della fiamma giusta? Noi, senza equivoci, vogliamo che le fiamme siano spente. Tutte”. Per i pentastellati modugnesi si tratta di un “ennesimo incendio di carta, plastica e chissà quale altro tipo di rifiuti ha interessato il sito di stoccaggio rifiuti ‘Recuperi Pugliesi'”. Questo incidente segue quelli avvenuti il 14 gennaio e il 5 settembre 2023. In attesa degli ennesimi controlli di Arpa Puglia, di cui i cittadini probabilmente non riceveranno riscontro, chiediamo ufficialmente al Sindaco e a tutti i Consiglieri Comunali di convocare un Consiglio Comunale monotematico, in cui verificare in maniera definitiva carenze, responsabilità e relativi risarcimenti ai cittadini. Sono anni che ascoltiamo buoni propositi, ora basta, servono azioni concrete. Non tolleriamo più rinvii. La salute della nostra comunità è una priorità”. Una polemica che, a differenza delle fiamme dell’incendio domato dai vigili del fuoco, sembra essere destinata ad andare, ancora, avanti per giorni alimentata dalla preoccupazione per la salute pubblica e dalle diverse posizioni dei tanti attori della politica locale modugnese.

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