Giorgia Meloni avrà un ruolo centrale nei rapporti tra Europa e Stati Uniti. A esserne convinto è Mario Monti, il quale condivide l’idea che l’elezione di Donald Trump costringerà l’Ue a ripensarsi. Ma questa, ha chiarito, è una “finestra di opportunità”.
Intervistato dal Corriere della sera, il senatore a vita ed ex presidente del Consiglio si è soffermato sulle differenze di scenario che esistono tra il primo mandato del tycoon e la situazione attuale, avvertendo che comunque anche con Kamala Harris per l’Europa sarebbe stata necessaria una “reazione” pressoché identica a quella richiesta dall’elezione di Trump. Il quadro generale oggi, ha sottolineato, “è più complesso” e l’Europa “è più frammentata”. Ciononostante, sarebbe un errore pensare a una debolezza della Commissione Ue. Per Monti, Ursula von der Leyen è nelle condizioni di riempire il vuoto politico legato alla debolezza di Francia e Germania, di essere quello che fu Angela Merkel durante la precedente presidenza Trump. Di più, per il senatore a vita “quella che potrebbe essere una debolezza — le difficoltà di Francia e Germania — può diventare la forza di Ursula von der Leyen”. Per la quale però risulterà molto importante la collaborazione con Meloni, leader di un Paese fondatore che gode di forza politica e stabilità.
“Credo che possa dare un bel contributo. Giorgia Meloni – ha sottolineato Monti – ha capito l’Europa e i suoi problemi. È il leader che può spiegare meglio questa realtà a patrioti, sovranisti e riluttanti vari. La presidente del Consiglio può complementare von der Leyen e deideologizzare gli argomenti a favore di un’Europa forte”. Un percorso “non contro gli Stati Uniti, ma per un’Europa meglio armata, anche in senso letterale, per fare qualche passo verso un’Unione più capace di decidere”. “Questa operazione non la può fare Matteo Salvini. La può fare Antonio Tajani, ma quella meglio posizionata- ha chiarito Monti – è Meloni”.