“Una catastrofica sequela di errori ed omissioni”. E’ questo il giudizio della perizia medico-legale sulla morte del giornalista Andrea Purgatori, il 19 luglio 2023. Si parla di referti non corretti, approfondimenti insufficienti, analisi male interpretate, terapie sbagliate. Secondo i periti, “un corretto trattamento diagnostico-terapeutico avrebbe consentito al paziente Purgatori un periodo di sopravvivenza superiore a quanto ebbe a verificarsi”. Il giornalista conviveva da tempo con un tumore ai polmoni ma è morto per un’endocardite per la quale basta un antibiotico una patologia che, per la perizia, non venne riconosciuta. Insomma un corretto trattamento diagnostico terapeutico, conclude la perizia, avrebbe consentito un periodo di sopravvivenza superiore. Nel registro degli indagati sono iscritti 4 medici per omicidio colposo.
Morte Andrea Purgatori, la perizia: “Catastrofica sequela di errori”
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