Nel dibattito, americano e televisivo, tutti gli occhi saranno puntati su Kamala Harris, vero ago della bilancia e della sfida

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Il fratello maggiore dell’ex presidente Barack Obama ha espresso il suo sostegno a Donald Trump in un post su al quale il tycoon ha risposto ringraziandolo.

Abon’go Malik Obama è un uomo d’affari e politico keniano-americano, era da tempo un convinto sostenitori dei repubblicani. “Sono Malik Obama. Sono un repubblicano e voterò per il presidente Donald Trump”, ha scritto Malik. “Grazie Malik, un grande onore, insieme renderemo l’America di nuovo grande”. Cresciuto a Nairobi, Malik ha incontrato per la prima volta il futuro presidente nel 1985, durante una visita a Washington.

In un’intervista del 2004 aveva dichiarato di essere stato testimone al suo matrimonio e Barack al suo. Nel 2008 ha anche celebrato la vittoria di Obama alle elezioni dicendo che suo fratello “stava scrivendo la storia”. Ma dopo alcuni tentativi di fare carriera politica in Kenya, Malik si è allontanato dal fratellastro diventando un sostenitore di Trump.

Intanto è tutto pronto per il primo duello tv tra Trump e Harris. I due candidati alla presidenza degli Stati Uniti si affronteranno stasera,  10 settembre,  alle 21:00 locali (1:00 di notte in Europa) a Philadelphia, in Pennsylvania, in vista del voto del 5 novembre. Il duello durerà 90 minuti e sarà trasmesso dal canale televisivo Abc. Si tratta del primo confronto diretto tra la vicepresidente democratica e il tycoon – nuovamente in corsa per il Partito Repubblicano -, dopo il ritiro di Joe Biden del 21 luglio.

Kamala Harris e Donald Trump “non hanno motivo di correre grandi rischi”, prevede il commentatore Joshua Zive, con i sondaggi “così vicini” a due mesi da un’elezione che, come nel 2016 e nel 2020, potrebbe ridursi a poche migliaia di voti decisivi in alcuni Stati. “La posta in gioco è più alta per Harris che per Trump, perché lui è già molto conosciuto, mentre lei deve ancora spiegare chi è alla maggioranza delle persone”, aggiunge Mark Feldstein, analista dei media dell’Università del Maryland. Per Rebecca Gill, docente di scienze politiche all’Università del Nevada, la vicepresidente, come ex procuratrice, potrà attingere alla sua esperienza in tribunale, per mettere in cattiva luce il primo ex presidente degli Stati Uniti ad essere condannato per un reato penale. Trump dalla sua ha invece l’esperienza: ha già partecipato a sei dibattiti presidenziali, compreso quello trionfale contro Joe Biden a giugno.

C’è recentemente  stato un nuovo  attacco di Donald Trump alla rivale democratica Kamala Harris: «E’ peggio di Biden, lui è più intelligente di lei» ha detto il tycoon durante un evento elettorale in Wisconsin. Il candidato repubblicano alla Casa Bianca ha poi parlato del dibattito in programma oggi,  10 settembre,  sulla Cnn: «Anche se la distruggo nel dibattito diranno che ‘Trump è stato umiliato stasera».

“Il peggio deve ancora venire”, qualora Kamala Harris dovesse vincere le elezioni, ha attaccato Donald Trump durante una conferenza stampa a Bedminster, nel New Jersey, rivendicando il suo “diritto” ad attaccarla direttamente. “Penso di avere diritto agli attacchi personali. Non ho molto rispetto per lei. Non ho molto rispetto per la sua intelligenza e penso che sarà un pessimo presidente. Penso che sia molto importante vincere”.

Donald Trump ha criticato la decisione del dipartimento di Giustizia per la decisione di sanzionare dirigenti di Russia Today e sequestrare 32 piattaforme che la Russia ha utilizzato per interferire nel voto di novembre. Parlando a un comizio in Wisconsin, il tycoon ha sostenuto che “se la prendono sempre con la povera Russia e tutto il mondo li prende in giro”. “La Russia, sempre la Russia. E poi non si preoccupano della Cina o dell’Iran”.

il presidente Joe Biden ha tenuto un discorso accorato prima di firmare il suo ordine esecutivo “Good Jobs”, con il quale intende migliorare le condizioni lavorative nei progetti finanziati dal governo federale. Tuttavia, uno dei momenti più intensi del suo intervento è stato quando ha ricordato i commenti fatti da Donald Trump riguardo ai soldati americani caduti in guerra.

Durante il discorso, Biden ha fatto riferimento a quanto riportato in precedenza, secondo cui Trump aveva definito “suckers” e “losers” (sfigati e perdenti) i militari americani sepolti in un cimitero in Francia. Riferendosi a suo figlio Beau, morto dopo aver prestato servizio in Iraq, Biden ha affermato: “Sono felice di non essere stato lì. Penso che avrei fatto qualcosa… lui è lo sfigato, è lui il perdente.“

L’emozione era palpabile mentre Biden si scusava per il tono acceso: “Mi dispiace di scaldarmi per questo… ma mi manca.“ Un momento toccante in cui il presidente ha dimostrato quanto gli stiano a cuore i sacrifici dei militari americani, in contrasto con l’atteggiamento denigratorio attribuito a Trump.

Le parole di Biden si riferiscono a un episodio accaduto durante una visita in Francia, quando Trump si sarebbe rifiutato di visitare il cimitero di Aisne-Marne, dove sono sepolti molti soldati americani caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Trump avrebbe giustificato la sua assenza dicendo che quei soldati erano “sfigati” e “perdenti“. Sebbene l’ex presidente abbia negato queste affermazioni, la dichiarazione di Biden ha scatenato forti reazioni pubbliche.

Biden ha approfittato del discorso per evidenziare il contrasto tra la sua visione di onorare chi ha servito il Paese e la mancanza di rispetto di Trump. “Questi uomini e donne sono degli eroi,“ ha ribadito Biden, sottolineando quanto siano importanti per lui i sacrifici dei militari. “È lui il vero perdente,“ ha affermato, riferendosi all’ex presidente, alimentando una profonda divisione tra la sua amministrazione e quella precedente.

Con queste parole, Biden non solo difende la dignità dei soldati caduti, ma invia un messaggio chiaro a chi, come Trump, non rispetta il servizio militare. Il presidente ha promesso di lavorare per migliorare le condizioni dei lavoratori, incluso il rispetto per chi ha sacrificato la propria vita per il Paese.

Le dichiarazioni di Biden hanno trovato risonanza in tutto il Paese, poiché molti americani hanno condiviso la sua indignazione per i presunti commenti di Trump, risonanza che sarà trasferita sulla Harris al momento delle votazioni.

Harris si è allenata per l’apparizione martedì sera alle 21.00 su un palco del National Constitution Center di Philadelphia. Le regole prevedono che non ci sia pubblico dal vivo, due moderatori di ABC News, microfoni chiusi quando parla l’altra parte, nessuna dichiarazione di apertura e, poiché Trump ha vinto il lancio della moneta, avrà l’ultima parola con una dichiarazione di chiusura. Harris affilerà le sue risposte in modo che sembrino sensate, razionali e stiano dentro i due minuti previsti dalle regole. Il suo compito principale sarà quello di dimostrare di essere coerente e di avere la padronanza delle materie che un presidente deve affrontare. E questa, se riuscirà a farla, sarà la differenza sostanziale rispetto a Joe Biden, condannato proprio dal disastro nel dibattito. 


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