Benjamin Netanyahu ha informato i ministri di aver sciolto il Gabinetto di guerra. Il primo ministro israeliano ha precisato che non verrà formato un nuovo gabinetto di guerra dopo l’uscita di Benny Gantz dall’attuale. “Il Gabinetto di guerra faceva parte di un accordo di coalizione con Gantz, su sua richiesta. Dato che Gantz se ne è andato, non c’è più bisogno di un gabinetto”, ha chiarito il premier. Il gabinetto di guerra era stato formato subito dopo il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso. Una scelta che non piace ai deputati di estrema destra israeliani. Limor Son Har-Melech e Zvi Sukkot hanno annunciato che domani alla Knesset istituiranno una “lobby per il ritorno degli insediamenti nella Striscia di Gaza”. Secondo i due parlamentari di Otzma Yehudit e Sionismo Religioso, “dopo il ritiro da Gaza 19 anni fa e il terrorismo che ne è seguito, la lobby vede l’insediamento ebraico nella Striscia di Gaza come un passo necessario per proteggere la sicurezza di Israele e assicurarne il futuro”. I due parlamentari sono convinti che per il rilascio degli ostaggi ancora in mano ad Hamas questa sia la strada migliore. Durissimo il commento di del leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid dopo la scelta di Netanyahu di sciogliere il consesso ristretto formato subito dopo il 7 ottobre come richiesto da Benny Gantz per aderire al governo. “Invece di sciogliere il gabinetto di guerra, bisognerebbe sciogliere il governo”. Ma con l’uscita del leader di Unità Nazionale e del suo collega di partito Gadi Eisenkot, il gabinetto di guerra non aveva più ragion d’essere.
Netanyahu scioglie il Gabinetto di guerra. Lapid: Il governo deve dimettersi
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