No Vax no Europa no Mattarella

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La Lega celebra il 2 giugno con un attacco al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.Il prode senatore Borghi che tutti ricordiamo come campione dei “No Vax”, No Europa “, ha preso un passaggio del discorso del Presidente Mattarella sulla sovranità dell’Unione europea, e ne ha dedotto con un’interpretazione del tutto personale, che il capo dello stato si deve dimettere se pensa che la sovranità sia dell’Europa e non dell’Italia. Senza voler prendere in esame la capacità intellettiva di Borghi e quella di comprendere i testi, va subito chiarito che Sergio Mattarella non intendeva comparare la sovranità europea con quella nazionale , né subordinare questa alla prima. Ma del resto non c’è da meravigliarsi più di tanto, quando in un partito come la Lega si fa passare il generale Vannacci da intellettuale. Ma come se non bastasse l’intervento a gamba tesa dell’intrepido Borghi, a suo sostegno è intervenuto Salvini : ‘ Il 2 giugno non è la festa della sovranità europea’ . Non bastava la battuta poco istituzionale della Meloni all’indirizzo di De Luca, in quel di Caivano, adesso toccava a Mattarella essere preso di mira ad una settimana dalle elezioni europee, al solo scopo di raggranellare qualche consenso tra i cosiddetti sovranisti ed anti europeisti ed in generale dell’estrema destra. Una vera e propria corsa al raschiare il fondo del barile. Disperazione? Paura di flop? Tra pochi giorni le urne ci diranno la verità. Purtroppo i partiti sono l’espressione degli esseri umani che li compongono.Il 9 giugno alcuni partiti tra cui la Lega, partito di maggioranza governativa, rischiano di indebolirsi e distruggete i loro leader. A differenza dei due partiti di destra che compongono la maggioranza, Forza Italia, attraverso il suo segretario e leader Antonio Tajani, Ministro degli Esteri, è intervenuto subito ad esprimere la sua solidarietà al Presidente della Repubblica. A questo punto non resta che attendere che la nostra Presidente del Consiglio intervenga al pari di Tajani.Assistiamo attoniti ad una sorta di scontro tra opposti sovranismi, quello meloniano e quello salviniano Siamo l’unico paese al mondo che ha al governo due partiti di estrema destra e la situazione non è delle migliori. La Premier in quanto tale ha più difficoltà ad esercitare il ruolo di segretario politico e Salvini cerca di approfittarne, secondo me con scarso successo. Quanto a Mattarella e al suo ruolo al Quirinale, la Meloni ha anticipato la Lega nell’attacco, basta pensare alla riforma costituzionale sul Premierato. Il nervosismo di alcuni leader tradisce paura e nervosismo che si traduce , con il ricorso a mezzi estremi , in affanno per rincorrere il consenso. Le europee, forse, potrebbe essere l’occasione buona per una battuta d’arresto sia dei sovranisti di destra sia di quelli che oggi si sono spostati nell’area progressista,i 5 Stelle.

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