E’ convinzione comune che i principi della nostra civiltà giuridica, traggano ispirazione dalle parole della Magna Carta del 1215 e dall’ habeas corpus del 1625″ non metteremo le mani su di te” , con le quali si sanciscono l’ inviolabilità della persona e nel contempo tracciano il limite insuperabile del potere sovrano. Partendo da questo assunto ci chiediamo : ” Cosa è accaduto all’ interno della questura di Brescia? Secondo alcune testimonianze che appaiono credibili e smentite poco dettagliate, perché alcune cittadine italiane che manifestavano pacificamente sono state sottoposte a procedure illegali di fermo e perquisizione personale ? La perquisizione personale , si sa, controlla il corpo di chi è in stato di fermo e viola la sfera più intima e riservata. A queste domande se ne aggiunge un’ altra che a questo punto sorge spontanea:” Se la proposta di legge di creare uno scudo penale per gli appartenenti alle forze dell’ ordine fosse già in vigore, quale sarebbe l’ esito dell’ inchiesta sui fatti accaduti nella questura di Brescia? Verrebbe eliminata l’ iscrizione nel registro degli indagati come atto dovuto a procedere e l’ istruttoria sarebbe avocata dalla Procura Generale presso la Corte di Appello, il tutto in manifesta violazione del principio costituzionale di eguaglianza,perché verrebbe introdotto solo per i pubblici ufficiali agenti un regime speciale, non previsto per nessun altro corpo dello Stato, senza tralasciare il fatto che si violerebbe anche il principio costituzionale dell’ obbligatorietà dell’ azione penale , che riserva al pubblico ministero il potere di condurre le indagini. Affidare poi la verifica dell’esistenza o meno di un reato a carico di un agente , alla stessa amministrazione da cui dipende, violerebbe altresì il principio della terzietà . Tornando ai fatti accaduti nella questura di Brescia, le presunte illegalità se confermate, verrebbero classificate come” trattamenti inumani e degradanti” , perché modificano la dignità della persona. Accertare questi fatti presuppone la massima trasparenza, proprio quella che la proposta dello scudo penale, vorrebbe negare . In ogni ordinamento democratico le forze di polizia hanno un ruolo essenziale e detengono il monopolio dell’ uso della forza , quando ne ricorrono i presupposti; ma questo potere deve essere esercitato con equilibrio e saggezza perché dal suo esercizio dipendono due diritti fondamentali della persona: la libertà personale e l’ incolumità individuale. Quindi accertare se all’interno dei locali della questura di Brescia, alcune giovani ragazze siano state sottoposte a trattamenti umilianti è questione di rilevanza enorme , sia sotto il profilo della sicurezza, dell’ ordine pubblico, ma anche della morale. Lo Stato di fonda su un patto con i cittadini: questi hanno il dovere di osservare le leggi dello Stato ma in cambio hanno il diritto di pretendere che lo stesso garantisca l’ integrità del loro corpo che non può , né deve essere insidiato. Diversamente si violerebbe il patto sociale se l’ incolumità fisica e psichica dei cittadini che esprimono liberamente le proprie idee venisse compromessa.
Non metteremo le mani su di te
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