‘La riforma costituzionale sulla separazione delle carriere e sul Csm si farà. Perché “è nel programma del governo ed è un dovere del governo proporre questa legge, perché è quella proposta ai cittadini, che ce l’hanno imposta. Non è negoziabile ed avverrà’, chiarisce il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, invitando a ricollocare il dibattito pubblico sul tema nella giusta prospettiva: “Vorrei che smettessimo di far coincidere la separazione delle carriere con il pericolo che il pubblico ministero venga sottoposto al potere esecutivo: nella riforma è scritto a lettere chiarissime che il pm è e resterà assolutamente autonomo e indipendente. La riforma va letta integralmente: la separazione delle carriere esiste in tutti i Paesi democratici“, ha aggiunto il Guardasigilli, intervenendo in videocollegamento al Festival del Corriere della Sera, CasaCorriere, in corso a Napoli. In quella sede, Nordio si è anche soffermato sul nuovo caso di dossieraggi emerso dall’inchiesta milanese.
C’è anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel mirino degli spioni milanesi. In una conversazione tra indagati, nell’inchiesta di Milano sugli accessi abusive alle banche dati che ha portato ieri a sei misure cautelari, si lasciava intendere di aver “intercettato” o “clonato” un account mail del Quirinale.
Nelle oltre mille pagine della richiesta di arresti, che raccoglie tutto il materiale investigativo raccolto, gli inquirenti definiscono “inquietante per i possibili scenari che apre” la conversazione del 13 ottobre 2022 tra Carmine Gallo, l’ex poliziotto milanese ai domiciliari, e Nunzio Samuele Calamucci, uno dei presunti capi dell’associazione a delinquere che avrebbe creato report con dati segreti “nel corso della quale lasciano intravvedere di avere intercettato per il tramite di un gruppo denominato Campo Volo un indirizzo e – mail assegnato alla massima carica dello Stato, il Presidente Sergio Mattarella, o comunque di essere riusciti, sempre attraverso lo stesso gruppo, a utilizzare abusivamente o a clonare l’account”. Calamucci afferma: “Ho sentito…un amico del ‘Campo Volo’…mi ha detto: ‘mi raccomando quando la stampi…stampatela da una stampante non riconducibile a voi…gli faccio, se no me la mandi così …(incomprensibile)…Gli faccio: ‘sì, guarda che noi l’abbiamo spedita a venti persone, più tre mail, una mail intestata a Mattarella, con nome e cognome’ che se vanno a vedere l’account è intestato al Presidente della Repubblica e non vorrei che gli rompano il c….lo vedono che è diverso!”.
“Non siamo al sicuro. Gli hacker sono più avanti”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, al Corriere della Sera commentando l’inchiesta di Milano sui dossieraggi e gli hackeraggi di banche dati pubbliche e sensibili. “C’è un gap da colmare tra le capacità criminali, le nostre dotazioni tecnologiche e la normativa”. “Dobbiamo allinearci anche lavorando con la fantasia – dice il Guardasigilli – Prevedere anziché inseguire le loro mosse. La captazione dei dati non è nulla rispetto al vero pericolo imminente: la manipolazione con l’intelligenza artificiale creerà fake news capaci di fare grande danno”. “Gli hacker – ha ricordato il ministro della Giustizia – hanno violato persino il Cremlino. Lo hanno fatto in tutti settori, a cominciare dalla bioetica. C’è un gap da colmare tra le capacità criminali, le nostre dotazioni tecnologiche e la normativa. Dobbiamo allinearci anche lavorando di fantasia”.
Sulle riforme che riguardano la giustizia, Nordio ha ribadito la disponibilità del governo al dialogo, a partire dalla intercettazioni su cui “siamo apertissimi”. Ma sulle riforme costituzionali con cui il governo ha preso un impegno programmatico forte con i cittadini il discorso è diverso: “Quella legge – ha detto a proposito di separazione delle carriere e Csm – è blindata e auspico che dopo l’approvazione si vada a un referendum, è una materia delicata ed è giusto che si esprimano gli italiani. Dunque, “la riforma sulla separazione delle carriere non si modifica”, ha specificato, ricordando che “non c’è un clima di pressione da parte della politica nei confronti dei magistrati e se loro pensano che la riforma sul Csm e sulla separazione carriere sia una forma di pressione, allora attuano un atteggiamento incomprensibile”.
Quanto al caso del giorno, ovvero la nuova inchiesta sui furti da banche dati sensibili, aperta a Milano e oggetto di un forte allarme lanciato anche dal procuratore nazionale Antimafia Giovanni Melillo, il ministro ha avvertito sulla necessità di “allineare” leggi e tecnologia a disposizione dello Stato alle capacità messe in campo dalla criminalità. “Servono sforzi per allineare normativa vigente, ma anche lavorando di fantasia, prevedendo cosa possono fare senza doverli inseguire”, ha detto Nordio, sottolineando che “guardando i risultati delle indagini o quanto si è potuto capire, sono d’accordo: il dossieraggio era mirato contro persone di alta caratura politica effettivamente l’intenzione era sicuramente quella, i risultati diventano spesso un boomerang, quando i dossieraggi sono scoperti, diventano grossolani, goffi, con risultati contrari”.