n altro nuovo caso di antisemitismo si è verificato nella capitale olandese dove è stato computo un atto vandalico contro la statua di Anna Frank ad Amsterdam. Quest’anno ricorrono gli ottant’anni da quando l’adolescente ebrea fu arrestata dai nazisti. Qualcuno nella notte ha imbrattato, con della vernice di colore rosso sangue, la statua di Anna Frank sulla quale è comparsa la frase “Free Gaza”. Questo episodio è il secondo verificatosi in meno di un mese ai danni del monumento, eretto in un parco della capitale Olandese. Il portavoce del ministero della Difesa olandese Klaas Meijer ha definito i vandali dei “barbari”. Infatti, la statua alla famosa vittima dell’olocausto era già stata presa di mira lo scorso 9 luglio, in quella occasione il Comune aveva chiesto di rinforzare, con la videosorveglianza e l’illuminazione notturna, la protezione. Femke Halsema, il sindaco di Amsterdam, già in occasione del primo atto vandalico nel condannare fermamente l’accaduto dichiarò attraverso un post pubblicato sui social “nessun palestinese è stato aiutato imbrattando la statua di Anna Frank. Questa giovane ragazza, che è stata brutalmente uccisa dai nazisti all’età di 15 anni, ricorda ogni giorno a noi e alla nostra città l’umanità e la gentilezza, nelle circostanze più difficili. Chiunque sia stato, si vergogni! Non ci sono scuse per questo”. Dal comando della polizia della capitale dei Paesi Bassi hanno fatto sapere che “è stata avviata un’indagine, ma al momento non è stato identificato alcun sospetto”. Nelle ultime settimane, nel mondo, si sta registrando un aumento esponenziale di episodi antisemiti sulla scia della guerra a Gaza. Anna Frank morì nel 1945 in un campo di concentramento nazista a Bergen-Belsen, diventando un simbolo per la comunità ebraica olandese con il suo diario che, nel tempo, è diventato una delle testimonianze più importanti sull’Olocausto.