I film che sono stati nominati sono: Anora, The Brutalist, A Complete Unknown, Conclave, Dune: Part Two, Emilia Perez, I’m Still Here, Nickel Boys, The Substance e Wicked. Sono questi i 10 film in nomination della 97ma edizione, annunciati a Los Angeles in una cerimonia – condotta dall’attrice Rachel Sennott e dall’attore e sceneggiatore Bowen Yang – più volte posticipata a causa degli incendi.
In lizza per l’Oscar come Miglior regista ci sono Sean Baker per Anora, Brady Corbert per The Brutalist, James Mangold per A Complete Unknown, Coralie Fargeat per The Substance e Jacques Audiard per Emilia Perez. A contendersi l’Oscar come Miglior attore ci sono Adrien Brody per The Brutalist, Timothee Chalamet per A Complete Unknown, Colman Domingo per Sing Sing, Ralph Fiennes per Conclave e Sebastian Stan per The Apprentice. In lizza per la statuetta alla Miglior attrice ci sono Cynthia Erivo per Wicked, Karla Sofia Gascon per Emilia Perez, Demi Moore per The Substance, Mikey Madison per Anora e Fernanda Torres per I’m Still Here. Assente Nicole Kidman, che all’ultima Mostra del Cinema di Venezia si era portata a casa la Coppa Volpi per la Miglior interpretazione femminile.
Agli Oscar 2025 e c’è un po’ di Italia. Isabella Rossellini è candidata come Miglior attrice non protagonista per il suo ruolo in ‘Conclave’. Niente da fare invece per ‘Vermiglio’ di Maura Delpero: il film scelto dall’Italia per la corsa agli Oscar non ha raggiunto la cinquina dei candidati. L’attrice italiana naturalizzata statunitense, figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini, dovrà vedersela con Zoe Saldana (Emilia Perez), Monica Barbaro (A Complete Unknown), Ariana Grande (Wicked) e Felicity Jones (The Brutalist).
“Quando ero giovane, venivo sempre identificata come la figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini. Con l’avanzare dell’età, questo non accade più così di frequente e mi manca soprattutto oggi. Vorrei che i miei genitori fossero vivi per festeggiare con me questo grande onore”. Così Isabella Rossellini, in una nota, nel ricevere la sua prima nomination agli Oscar.”Con questa gioia – dice Rossellini – la mia mente non può fare a meno di soffermarsi sull’aldilà di David Lynch. La nostra collaborazione è stata fondamentale per la mia comprensione dell’arte della recitazione. È il mio passato, tutto ciò che ho dentro, che ho portato nella mia interpretazione di Suor Agnes nel film Conclave, lavorando sotto la chiara e nitida direzione di Edward Berger, il suo incredibile cast e la sua troupe, in particolare l’incomparabile Ralph Fiennes. Grazie all’Academy, sono molto onorata”, conclude.
A 73 anni per Isabella Rossellini arriva uno dei più importanti riconoscimenti nel mondo del cinema, una candidatura agli Oscar, per il suo ruolo in ‘Conclave’ dove interpreta Suor Agnes. Donna in un mondo di uomini, solo apparentemente relegata a un piano inferiore, è un personaggio con poche battute ma tanta presenza scenica che contribuisce a portare lo spettatore nel cuore di uno degli eventi più misteriosi e segreti del mondo: l’elezione di un nuovo Papa.
Dopo la morte improvvisa dell’amato e compianto Papa, il Cardinale Lawrence (Ralph Fiennes) è incaricato di dirigere questo delicato processo. Una volta che i leader più potenti della Chiesa Cattolica si riuniscono e si chiudono nelle segrete sale del Vaticano, Lawrence si ritrova intrappolato in una rete di intrighi, tradimenti e giochi di potere. Un oscuro segreto viene alla luce, minacciando di scuotere le fondamenta stesse della Chiesa. ‘Conclave’ è diretto dal regista Edward Berger, vincitore dell’Oscar per ‘Niente di nuovo sul fronte occidentale’. Insieme a Ralph Fiennes, nel ruolo del Cardinale protagonista, e Isabella Rossellini, recitano nel film Stanley Tucci, John Lithgow e Sergio Castellitto.
Isabella Rossellini, attrice figlia di due leggende del cinema, Ingrid Bergman e Roberto Rossellini, interpreta in ‘Conclave’ Suor Agnes. “Per me è stato bellissimo interpretare un personaggio che non ha dialogo, ma ha un’enorme presenza. Parla poco, ma quello che dice è potentissimo. E’ stato un ruolo sfidante”. Tra devozione ed emancipazione femminile “la donna che interpreto ha scelto di essere una suora e, quindi, accetta la gerarchia patriarcale della Chiesa, ma questo non le toglie l’autorità. Non stare nel garbuglio delle elezioni, delle difficoltà della curia, delle opinioni politiche progressiste o conservatrici o le ambizioni personali dei Cardinali le permette di avere un’autorità morale molto forte, perché lei al di fuori ascolta e vede tutto”, ha continuato l’attrice.
“Sono cresciuta a Roma, ho frequentato la scuola di suore, l’Istituto Scolastico Santa Giuliana Falconieri vicino piazza Euclide, ma andavo poco in Chiesa. Ricordo che le mie suore, come quella che interpreto, avevano molta autorità nonostante mostrassero tutta la loro devozione alla presenza del prete che celebrava la messa. Questo ricordo mi ha accompagnato del mio personaggio in ‘Conclave’”, ha ricordato Rossellini. “Mi è piaciuto molto il discorso del personaggio di Fiennes – ha concluso – che dice ‘la certezza è un peccato perché non ci permette di ascoltare e di capire. Il dubbio, invece, apre tante porte e anche lo spirito’”. L’attrice si è detta “commossa da questa filosofia”, che l’ha spinta ad accettare il ruolo per cui ora concorrerà alla statuetta più ambita del cinema.
Il film che ha ottenuto più candidature è Emilia Perez, 13 nomination, seguito dal musical Wicked e da The Brutalist con dieci candidature. L’attrice spagnola Karla Sofia Gascon, protagonista di Emilia Perez, è la prima attrice trans a essere nominata come miglior attrice protagonista. Coralie Fargeat è l’unica regista donna per l’horror The Substance. Con lei sono in corsa il 2 marzo Sean Baker (Anora), Brady Corbet (The Brutalist), James Mangold, (A Complete Unknown) e Jacques Audiard (Emilia Pérez).