Overtourism: Roma e Venezia tra le più affollate al mondo

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Secondo il rapporto “The State of Tourism and Hospitality 2024” di McKinsey & Company, alcune città nel mondo sono destinate ad affrontare tutte le criticità dell’ “overtourism”; prime fra tutte in Italia, Roma e Venezia. Dubrovnik è ufficialmente la città presa maggiormente d’assalto dai turisti; a seguire Venezia, costretta a far pagare un ticket a chiunque voglia entrare in piazza San Marco, mentre Roma si posiziona tredicesima nella top 15 delle destinazioni più affollate, subito dopo Parigi.

Il turismo è tornato ai picchi pre-Covid, nonostante il mercato dei viaggi diventi sempre più complicato da navigare: hotel e b&b già pieni mesi prima della partenza, biglietti per treni e voli aerei estremamente variabili ed aumento del costo della vita nelle destinazioni più gettonate. Infatti, secondo i dati del rapporto citato in precedenza, ben l’80% dei turisti di tutto il mondo viaggia in appena il 10% delle mete turistiche a disposizione. E nulla può fermarli, neanche il software più spietato.

Gli algoritmi che gestiscono la vendita dei biglietti per le compagnie aeree low cost sono finiti più volte nel mirino del governo italiano: perché i costi cambiano così velocemente? Oppure: perché biglietti identici vengono venduti a prezzi differenti a seconda del dispositivo su cui si effettua la ricerca? In un intervista al Corriere (che ha mantenuto il nome della compagnia segreto), gli stessi addetti ai lavori dichiarano che i software “vivono di vita propria”: i più sofisticati, sono in grado di individuare eventi previsti per una determinata data in una zona specifica (riuscendo ad alzare i prezzi dei voli) o, addirittura, variazioni nelle previsioni meteo.

Viaggiare sembra fondamentale per un’intera fascia di popolazione che non si lascia abbattere dal rincaro dei prezzi: ecco che il turismo si trasforma e si prediligono mete più vicine a casa, all’interno della nazione di appartenenza. Accogliere così tanti visitatori rende il compito di preservare il patrimonio culturale e naturalistico sempre più complesso, oltre a mettere sotto forte stress il settore: alcune città si sono già attrezzate alla stagione estiva.

Amsterdam, per esempio, ha vietato la costruzione di nuovi alberghi; in Giappone hanno costruito una barriera per oscurare la vista del monte Fuji e distribuire, così, in maniera più omogenea i visitatori; Marsiglia, invece, ha introdotto un sistema di prenotazione per tenere sotto controllo il numero di turisti che entrano nel Parco Nazionale delle Calanques. Dai dati di McKinsey & Company, misure di questo tipo saranno necessarie in molte altre zone turistiche per affrontare l’afflusso turistico e preservare al meglio le proprie risorse.

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