Secondo Bloomberg, l’Italia è in trattative con SpaceX di Elon Musk per un accordo da 1,5 miliardi di euro che prevede la fornitura di telecomunicazioni crittografate di alto livello al governo di Roma. È quanto ha riferito ieri Bloomberg News citando fonti secondo cui il nostro paese è in trattative avanzate con la società aerospaziale di Elon Musk per un’intesa da 1,5 miliardi di dollari che prevede la fornitura di telecomunicazioni sicure al governo.
Secondo le indiscrezioni dell’agenzia di stampa americana, Trump e Meloni hanno parlato di una serie di questioni, secondo una persona a conoscenza della questione, tra cui le tariffe che il presidente in arrivo ha minacciato contro vari partner commerciali e l’arresto in Iran della giornalista italiana Cecilia Sala, attualmente detenuta nella famigerata prigione di Evin a Teheran.
Tuttavia, è arrivata la nota di Palazzo Chigi a mettere a tacere i rumors sul sistema di comunicazioni satellitari Starlink, di SpaceX precisando che non sussiste alcun accordo.
Secondo Bloomberg, l’accordo prevedrebbe che SpaceX fornisca all’Italia una gamma completa di crittografia per i servizi telefonici e Internet utilizzati dal governo. La gamma Include anche servizi di comunicazione per l’esercito italiano nell’area del Mediterraneo e l’implementazione di servizi satellitari in Italia per l’uso in emergenze come attacchi terroristici o disastri naturali, sottolinea il rapporto.
Le discussioni sono in corso e non c’è un accordo finale sul contratto quinquennale, aggiunge Bloomberg. Tuttavia, precisa l’agenzia, i servizi segreti italiani e il ministero della Difesa hanno già dato la loro approvazione.
“La Presidenza del Consiglio smentisce che siano stati firmati contratti o siano stati conclusi accordi tra il Governo italiano e la società SpaceX per l’uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink”, si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi.
“Le interlocuzioni con SpaceX rientrano nei normali approfondimenti che gli apparati dello Stato hanno con le società, in questo caso con quelle che si occupano di connessioni protette per le esigenze di comunicazione di dati crittografati” prosegue la nota.
Pertanto, conclude Palazzo Chigi “La stessa Presidenza del Consiglio smentisce ancora più categoricamente, considerandola semplicemente ridicola, la notizia che il tema di SpaceX sia stato trattato durante l’incontro con il Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump”.
Nel frattempo, sulla piattaforma social X (di proprietà di Elon Musk) è arrivato il commento di Andrea Stroppa, referente del patron di Tesla e SpaceX in Italia, citando l’articolo di Bloomberg: “Finalmente i media raccontano che Starlink è la tecnologia migliore e più sicura al mondo. Risparmi per l’Italia di oltre 8 miliardi di euro e fornitura del servizio in pochi mesi, rispetto agli 8-10 anni dei concorrenti che ancora non hanno il servizio”.
Il servizio di Bloomberg segnala infatti che il governo italiano stava esaminando alternative all’opzione Starlink di Musk, tra cui Iris e la costruzione della propria costellazione satellitare. In entrambi i casi, il costo dei progetti avrebbe superato i 10 miliardi di euro, secondo le fonti di Bloomberg.
Risalgono già allo scorso anno i colloqui del governo Meloni con SpaceX per attirare gli investimenti del miliardario americano nel nostro paese, culminati con l’accordo siglato il 7 giugno 2024 tra Telespazio (jv tra Leonardo e Thales) e SpaceX per integrare proprio Starlink nella rete globale di connettività ibrida e potenziare l’offerta di servizi di comunicazione a clienti istituzionali e industriali dei settori energetico e marittimo. Tra questi anche la Difesa.
Senza dimenticare che l’Italia è tra i paesi già serviti da Starlink, che fornisce Internet a banda larga attraverso la sua rete di oltre 7.000 satelliti SpaceX.
Proprio l’anno scorso Unipol aveva fatto sapere di avere acquistato i terminali Starlink per consentire ai soccorritori, ai servizi essenziali e strategici come gli ospedali e alla popolazione dell’Emilia-Romagna di avere accesso alla rete Internet nelle zone maggiormente colpite dall’alluvione della primavera 2023.
A inizio dicembre, Reuters ha rivelato che l’Italia ha in programma di iniziare i test già a gennaio per vedere se la connettività satellitare offerta da Starlink di Elon Musk è una soluzione praticabile per incrementare l’implementazione di Internet ad alta velocità nel Paese.
I test fanno parte di un progetto pilota, i cui risultati sono attesi già a marzo, secondo le fonti di Reuters, e saranno aperti a diverse aziende, tra cui Starlink appunto.
Che cos’è Starlink
Starlink è la più grande costellazione di satelliti al mondo. Si tratta della soluzione del miliardario Elon Musk per fornire una connessione internet satellitare ovunque, il cosiddetto internet everywhere. Le aree provinciali e rurali, ancora oggi, presentano delle connettività di bassa qualità. Il programma Starlink (sviluppato dall’azienda spaziale SpaceX) prevede di popolare l’orbita bassa terrestre con una cosiddetta megacostellazione di circa 12.000 satelliti che porterebbero internet a bassa latenza ovunque nel mondo, anche nei luoghi non raggiunti da una connettività di qualità.
L’impiego strategico anche in scenari militari
L’impiego di Starlink in scenari diversi da quelli convenzionali è emerso durante il conflitto russo-ucraino. Il Governo di Kiev per far fronte a problemi di comunicazione ha infatti siglato un accordo con l’azienda inizialmente per servizi standard e poi in un secondo momento per attività militari. Nello specifico per le comunicazioni dei sistemi di artiglieria hanno iniziato a usare Starlink. In questo modo gli osservatori sul campo possono condividere dati velocemente alle stazioni di tiro più idonee, per altro senza rischiare l’abbagliamento da jammer radio. In questi mesi le connessioni Starlink sono state citate spesso nelle cronache dai teatri di guerra, come per esempio dal Sudan in piena guerra civile, dove vengono utilizzate da organizzazioni di soccorso e civili, ma anche dalle truppe in guerra, e quindi “spegnere” Starlink o distruggere le antenne diventa una tattica militare.