Scontro tra Paolo Corsini, direttore dell’Approfondimento Rai, e Corrado Formigli, conduttore di Piazzapulita su La7. A innescare la vicenda, un commento di Corsini rivolto all’inviata della trasmissione durante un evento pubblico, dove pronuncia “infame”. Parole che hanno suscitato una reazione decisa del conduttore, ma che Corsini smentisce.
L’episodio è accaduto alla festa del Tempo, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, dove Corsini ha risposto alle domande dell’inviata di Piazzapulita con una frase che non ha lasciato spazio ad ambiguità: “Dite all’amico Formigli che si guardasse un pochino nella coscienza, va… infame”.
Il commento, catturato dalle telecamere della trasmissione di La7 e mandato in onda, ha subito generato polemiche. Corsini infatti, in qualità di dirigente dell’Approfondimento Rai, con la sua esternazione ha suscitato reazioni sia dal pubblico che dagli addetti ai lavori.
Corrado Formigli: “Lascio ai telespettatori ma anche alla Rai di valutare se questi termini siano degni di un altissimo dirigente di una televisione pubblica pagata da tutti i cittadini, compreso il sottoscritto“, ha commentato il conduttore Corrado Formigli in studio. Poi la replica di Corsini: “Ho specificato, come si sente chiaramente in onda, che mi riferivo al gradino. Sono giorni che zoppico per un problema al ginocchio”.
“Io non ho il piacere di conoscere questo Corsini, ma lui mi insulta dandomi dell’infame senza che ci siamo mai incontrati, non ci siamo mai parlati nella nostra vita’’, ha aggiunto Formigli. “Noi non lo abbiamo mai insultato. Capisco che il direttore dell’approfondimento Rai sia molto nervoso per la serie impressionante di flop che ha inanellato, di cui è corresponsabile. Cosa dire? Io la coscienza ce l’ho pulitissima caro Paolo Corsini, anche perché sono sempre stato alla larga dai partiti e dai palchi elettorali e dei partiti”.
Paolo Corsini, manager della Rai, dopo lo scontro con Corrado Formigli, per via di uno “storico” di slogan fascisti e simpatie di estrema destra manifestate negli anni sui social: il Pd ne ha chiesto le dimissioni immediate, attraverso l’europarlamentare Sandro Ruotolo. La sua posizione si è aggravata con la pubblicazione del libro di Massimo Arcangeli, docente universitario, il quale gli ha dedicato ampio spazio, ergendo il caso del suo incarico in Rai a esempio di un Paese che fatica a fare i conti con il Ventennio.
Sandro Ruotolo, parlamentare europeo e responsabile della comunicazione nella segreteria nazionale Pd, ha chiesto le sue dimissioni, un’istanza che è stata ribadita “con urgenza” alla luce di nuovi, importanti aspetti emersi.
Dopo l’insulto a Formigli, “abbiamo chiesto, come Partito Democratico, le dimissioni di Paolo Corsini, direttore degli approfondimenti giornalistici della Rai. Dopo aver letto il libro uscito oggi di Massimo Arcangeli ‘Quel braccio alzato. Storia del saluto romano’, la Rai non deve perdere più tempo” ha sottolineato Ruotolo.
“Pubblichiamo alcuni dei post di Paolo Corsini dove l’apologia del fascismo è evidente” chiarisce il dem. “Chiederemo in commissione di Vigilanza Rai di sentire i vertici aziendali”.
Slogan fascisti e simpatie: il libro di Massimo Arcangeli
Il riferimento di Ruotolo è alla pubblicazione del libro di Massimo Arcangeli, il cui tempismo appare perfetto. Nel volume, il linguista e sociologo esplora i post pubblicati da Paolo Corsini su Facebook, mettendo in evidenza le sue aperte simpatie fasciste.
Oltre a condividere senza remore la sua appartenenza a Fratelli d’Italia, Corsini ha condiviso in particolare citazioni di Mussolini e messaggi provocatori sul 25 aprile.
Il dirigente ha partecipato inoltre a eventi associati all’estrema destra, come i concerti dei 270bis, gruppo musicale guidato dall’ex responsabile comunicazione della Regione Lazio, Marcello De Angelis, dimessosi dopo alcuni post controversi sulla strage di Bologna.
Non è mancata la nota dell’Usigrai: “Non è degno di un alto dirigente della Rai il linguaggio usato dal direttore degli approfondimenti Paolo Corsini nei confronti del collega di La7 Corrado Formigli a cui va la nostra solidarietà. Non basta il gioco di parole, usato per confondere il significato delle espressioni di Corsini, a giustificare quanto accaduto. Corsini non rappresenta solo se stesso nel ruolo che riveste, ma la Rai tutta. L’Usigrai prende le distanze dalle parole pronunciate da Corsini e confida nei vertici dell’azienda per una verifica puntuale sul rispetto del codice etico e di disciplina”.
Paolo Corsini è stato convocato d’urgenza, a colloquio con l’alta dirigenza Rai, dopo la querelle con Corrado Formigli.
L’amministratore delegato Giampaolo Rossi, in particolare, viene descritto come decisamente contrariato per la vicenda, che in base a quanto è emerso successivamente appare come la classica punta dell’iceberg.