Papa Francesco: “C’è già troppa frociaggine nei seminari”. Poi le scuse: Nella Chiesa c’è spazio per tutti

Probabilmente il Papa durante l’incontro a porte chiuse con i Vescovi della Cei non pensava che un suo pensiero o le sue parole pronunciate in italiano potessero creare tanto imbarazzo alla Chiesa di Roma. Parole di cui, forse, Francesco nel pronunciarle non ne avrebbe compreso l’impatto nella società italiana. Perché usare oggi il termine gay, omosessuale comporta ancora una levata di scudi nella società italiana. Fatto sta che il Papa parlando dell’ammissione dei seminaristi ha invitato i vescovi a non ammettere quelli dichiaratamente gay. Questo perché ‘c’è già troppa frociaggine nei seminari’. Parole, ma soprattutto, pensiero che hanno fatto il giro del mondo, portando alle proteste delle associazioni per i diritti Lgbtg e creato non poco imbarazzo a Francesco. Perché, al di là di quanto possa essere trapelato e alle specifiche parole utilizzate, il messaggio è sembrato chiaro: escludere dai seminari tutti i candidati omosessuali. Fatto sta che vige ancora l’’Istruzione’ del 2005 sui criteri di discernimento vocazionale riguardo alle persone con tendenze omosessuali e si specifica che non possono essere ammessi ‘coloro che praticano l’omosessualità, presentano tendenze profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay’. Probabilmente il pensiero del Papa era a questa ‘regola’ colorita con parole poco appropiate. Ma il danno è stato fatto. Tanto che, questo pensiero, è stato immediatamente derubricato a ‘spiacevole incidente’ perché la Chiesa non ‘esclude ma include’. Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, cerca di  buttare acqua sul fuoco, smorzare sul nascere ogni polemica ribadendo ai quattro venti che il Papa “non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi per l’uso di un termine, riferito da altri”. È quanto si legge in una comunicazione ai giornalisti del direttore della Sala Stampa della Santa Sede a seguito degli articoli pubblicati nelle scorse ore che attribuiscono al Pontefice l’uso di una parola sulla questione dell’ingresso in seminario di persone omosessuali. “Papa Francesco è al corrente degli articoli usciti di recente circa una conversazione, a porte chiuse, con i vescovi della CEI”, si legge nella nota, in cui – oltre al chiarimento e alle scuse – si ricordano le parole tante volte affermate dal Papa: “Nella Chiesa c’è spazio per tutti, per tutti! Nessuno è inutile, nessuno è superfluo, c’è spazio per tutti. Così come siamo, tutti”.