
Al Reverendo Ibrahim Faltas, OFM
Vicario della Custodia di Terra Santa
Le scrivo per ringraziarla della sua premurosa lettera, nella quale ha condiviso le esperienze del suo recente viaggio nelle varie comunità in Siria affidate alla cura della Custodia di Terra Santa.
È particolarmente incoraggiante sapere che la fede dei cristiani siriani rimane salda e che ci sono segni positivi di speranza per il futuro, anche in mezzo alla disperazione e alla devastazione causate da tanti anni di conflitto armato in questa amata nazione. Sono altresì lieto che lei e alcuni dei suoi confratelli abbiate potuto incontrare le autorità civili al massimo livello.
Le sue osservazioni riguardo alla restituzione di un certo numero di scuole precedentemente confiscate, e alla conseguente possibilità di riprendere uno dei suoi compiti vitali, cioè l’istruzione, sono una graditissima indicazione della direzione che la Siria può sicuramente intraprendere in questo momento di rinnovamento nazionale. In effetti, i giovani sono un fattore fondamentale nel progetto di costruire un futuro migliore, e lodo i vostri sforzi per sostenerli nel nobile compito della formazione, affinché possano crescere e diventare cittadini cristiani maturi e ben formati.
In modo particolare, durante quest’Anno Giubilare incentrato sul tema della speranza, prego affinché i fedeli di questa terra accolgano le opportunità offerte dal mutato contesto politico e proseguano il cammino come “pellegrini della speranza”. In tal modo, accompagnati dai figli spirituali di San Francesco, che incarnano l’importanza del dialogo pacifico e del servizio gioioso agli altri, essi daranno un contributo significativo alla costruzione di un Paese fondato sul fondamento della pace, della riconciliazione, della giustizia e di una serena solidarietà fraterna.
Con questi sentimenti, affido le comunità della Siria alla materna protezione della Beata Vergine Maria e all’intercessione di San Francesco, e invoco cordialmente su tutti voi un’abbondanza delle benedizioni di Dio Onnipotente.
Roma, Policlinico Gemelli, 7 marzo 2025
Francesco