Sviluppo ma anche minaccia all’uomo. L’intelligenza artificiale è una grande opportunità da cogliere e maneggiare con saggezza e delicatezza. Sostanzialmente così si può essere riassumere il pensiero espresso dal Papa nel suo discorso al G7Italia dinanzi ai grandi del mondo . Oggi giornata clou proprio per la presenza del Santo Padre che per la prima volta partecipa ad un G7 , non solo, ma dopo il suo discorso imperniato sull’intelligenza artificiale partecipa anche ai lavori che sono proseguiti a porte chiuse e lontani dagli occhi ‘ indiscreti’ della stampa.Mi si consenta una digressione dal tema trattato: oggi ai giornalisti non è stato consentito di accedere a Borgo Egnazia, ma solo agli operatori. Ubi maior ( Meloni) minor cessat( stampa) . Tornando a Papa Francesco , ha sottolineato ai grandi della terra di ridare fiato ad una politica che torni ad essere interprete della società e non più schiava ed oppressa dalla grande finanza. Una politica che sappia coniugare responsabilità e proposte nuove senza mai trascurare i popoli .Del resto la Chiesa di Roma guarda ai Popoli e non agli Stati . E deve essere proprio la politica a tracciare la strada più agevole e meno tortuosa per permettere all’uomo di governare l’intelligenza artificiale e non esserne schiavi, perché è l’intelligenza dell’uomo che le ha dato la vita . Opportunità e non minaccia. Re e non suddito.Infine la stoccata finale alla politica: ci sono politici disonesti, ma solo alcuni, che rendono poco efficace la politica stessa .