Papa Francesco, funerale e testamento

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La notizia della scomparsa di Papa Francesco il 21 aprile 2025 ha commosso il mondo intero. Mentre fedeli e leader globali esprimono cordoglio, in Vaticano è già in moto la macchina organizzativa per l’ultimo saluto al Pontefice.
La celebrazione solenne delle esequie di Papa Francesco è stata fissata per lunedì 28 aprile 2025. Si tratta del primo giorno utile della settimana successiva alla sua morte, dal momento che per tradizione liturgica non si tengono funerali papali di domenica (il sesto giorno, che cadrebbe quest’anno il 27 aprile). La scelta del lunedì consente inoltre di organizzare al meglio l’afflusso di fedeli e delegazioni ufficiali, dando qualche giorno di preparativi dopo l’improvvisa scomparsa del Santo Padre.

Il funerale di Papa Francesco si svolgerà a Roma, in Vaticano, presso Piazza San Pietro. La Messa esequiale verrà celebrata all’aperto sul sagrato della Basilica di San Pietro, lo stesso luogo iconico che ha ospitato le esequie degli ultimi Pontefici.

Questa scelta logistica permette di accogliere la folla enorme di fedeli e le delegazioni di Stato provenienti da tutto il mondo. Piazza San Pietro, con la sua ampiezza, diventerà dunque il centro del raccoglimento collettivo: qui troveranno posto i capi di Stato, le autorità civili e religiose, oltre alle migliaia di persone comuni attese per dare l’ultimo saluto a Papa Francesco.
Celebrazione e protocollo

A presiedere il rito funebre sarà il cardinale Giovanni Battista Re, in qualità di decano del Collegio Cardinalizio. Infatti, durante la sede vacante (periodo in cui il soglio pontificio è vacante dopo la morte del Papa), spetta al cardinale decano celebrare la Messa funebre del Pontefice secondo la tradizione vigente. Papa Francesco stesso aveva più volte ribadito di desiderare un funerale semplice, “con dignità, ma come ogni cristiano”. Coerentemente con questo suo desiderio di semplicità, il cerimoniale delle esequie è stato snellito rispetto al passato. Non ci saranno, ad esempio, le due tradizionali veglie funebri previste (veglia di preparazione e veglia di preghiera), ma una sola veglia; inoltre non è prevista la cerimonia pubblica di chiusura della bara, momento formale che in altre occasioni veniva svolto davanti ai fedeli.
Camera ardente e dettagli organizzativi

Nei giorni precedenti al funerale, la salma di Papa Francesco verrà esposta ai fedeli per circa tre giorni all’interno della Basilica di San Pietro, come da prassi consolidata, per consentire a tutti l’ultimo saluto. In base alle indicazioni di Bergoglio, però, questo avverrà con sobrietà: il corpo non sarà posto su un alto catafalco (podio rialzato) ma direttamente in una semplice bara di legno aperta, visibile ai fedeli.

Papa Francesco ha anche scelto di rinunciare alle tre casse tradizionali (cipresso, piombo e rovere) che storicamente racchiudevano il feretro dei Papi, preferendo un’unica cassa lignea essenziale.
Luogo di sepoltura
Al termine della Messa esequiale in Piazza San Pietro, il feretro sarà portato in processione per la sepoltura. Diversamente da molti suoi predecessori, Papa Francesco non sarà sepolto nelle Grotte Vaticane sotto la Basilica di San Pietro. Ha infatti disposto di essere tumulato nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, una delle quattro basiliche papali della città, a lui particolarmente cara. Si tratta di una scelta inusuale, gli ultimi pontefici riposano tutti sotto San Pietro, ma che rispecchia le volontà espresse da Francesco, che era solito recarsi a pregare proprio a Santa Maria Maggiore fin dall’inizio del suo pontificato.

Il funerale di Papa Francesco darà il via ufficialmente al Novendiale, il tradizionale periodo di nove giorni di lutto solenne che segue la morte di un Pontefice. A partire dal giorno delle esequie e per i nove giorni successivi, in Vaticano e nelle diocesi del mondo verranno celebrate messe quotidiane in suffragio del Papa defunto, secondo un’antica consuetudine. Terminato il Novendiale, si aprirà poi la fase del Conclave (dopo circa quindici giorni dalla morte, come da normativa vigente) per l’elezione del nuovo Pontefice.
Papa Francesco, quand’è il funerale e dove si svolge
• Papa Francesco, morto all’età di 88 anni, nel suo testamento chiede di essere sepolto a Santa Maria Maggiore e specifica, nel documento redatto il 29 giugno 2022, che “il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus”.
• Ecco il documento redatto da Jorge Mario Bergoglio a Santa Marta il 29 giugno 2022: “Chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della Basilica di Santa Maria Maggiore. Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus”

• Nel Nome della Santissima Trinità. Amen.

• Sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna, desidero esprimere la mia volontà testamentaria solamente per quanto riguarda il luogo della mia sepoltura.

• La mia vita e il ministero sacerdotale ed episcopale ho sempre affidato alla Madre del Nostro Signore, Maria Santissima. Perciò, chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.
• Desidero che il mio ultimo viaggio terreno si concluda proprio in questo antichissimo santuario Mariano dove mi recavo per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico ad affidare fiduciosamente le mie intenzioni alla Madre Immacolata e ringraziarLa per la docile e materna cura.

• Chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale come indicato nell’accluso allegato.

• Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus.

• Le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e di cui ho provveduto dare opportune istruzioni a Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano.
Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me. La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli. Santa Marta, 29 giugno 2022. Francesco.

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