Papa Francesco – Il pontefice Francescano vestito da Gesuita

Appartiene alla storia, il vescovo vestito di bianco, dai modi francescani con gli abiti talari del colto gesuita. Una storia che, proprio, sull’insegnamento del pontefice “venuto dalla fine del mondo”, dovrà essere scritta con le scelte che la Chiesa è chiamata a fare per eleggere, con l’aiuto dello Spirito Santo, nell’individuare il successore di Pietro. Avanti tutta o virata, drastica o leggera che sia? Questi gli interrogativi che attanagliano il mondo nelle ultime ore, da quando, somatizzata (per quel che si può) la notizia diramata al mondo da cardinal Kevin Joseph Farrell, il Camerlengo che ha comunicato al mondo la scomparsa del pacioccone e del simpaticone Papa Argentino di origini piemontesi. Si continuerà a scavare il solco con il metodo tutto gesuita del “bastone e della carota” o si passerà a un nuovo modo di intendere quello scoglio in mezzo al mare che sopravvive a maremoti e uragani e che resta da millenni il baluardo dei valori della cristianità. Un bivio davanti al quale, con la scomparsa del Papa viaggiatore, del Pontefice della tempesta della pandemia, la Chiesa, attraverso il conclave dei cardinali, è chiamata a fare una scelta. Sarà, come sperava Bergoglio, una Chiesa povera o una Chiesa autoreferenziale e autocratica. Alla Cappella Sistina e al suo comignolo, tra qualche giorno, dopo che in piazza San Pietro saranno venuti a rendere omaggio al defunto Santo Padre i grandi della terra, l’ardua decisione sotto la guida, ovviamente, dello Spirito Santo che dovrà illuminare le cardinalizie menti nella scelta del nuovo vescovo di Roma, Pastore del mondo.