Papa Francesco nel ricordo del ragazzo palestinese dello “Zecchino d’Oro”

Date:

Ha trent’anni, vive da quasi vent’anni a Cassano delle Murge, in Puglia, è nato a Betlemme, in Palestina, Milad Fatouleh e ha nel cassetto il sogno di cantare. Lui il bambino che a novembre del 2006 partecipò allo zecchino d’oro, su spinta di padre Ibrahim Faltas, oggi pro custode di Terrasanta, ha cantato per i grandi della terra, tra cui, anche, per Papa Francesco che, sia pur nella sua giovane esistenza ha incontrato ben quattro volte. “Ogni incontro”, racconta commosso Milad, mentre scorre le immagini di quei contatti, sul suo cellulare, “è stato più memorabile del precedente. Era una persona di pace, uno dei pochi ad avere il coraggio di chiamare le cose con il loro vero nome, come nel caso della <<martoriata Palestina>>, come Sua Santità definiva la mia terra d’origine che, nel suo cuore e nella sua mente, non ha mai abbandonato, così come non ha mai dimenticato il mio popolo al quale è rimasto sempre vicino. Ogni volta che gli chiedevo di pregare per la Terra Santa, mi rispondeva che la Terra Santa era sempre nel suo cuore”. Ma di tutte quelle occasioni di incontro che rimarranno scolpiti nell’esistenza del giovane palestinese dal passaporto italiano, Milad ne ricorda uno in particolare “avvenuto a giugno del 2019, quando, insieme a una delegazione degli scout di Terra Santa di Betlemme, gli abbiamo donato una riproduzione della Grotta della Natività, realizzata in legno d’ulivo di Betlemme. Fu quello un significativo dono, offerto al Papa, dai cristiani di Betlemme. Ricordo bene quel momento, ci stavamo mettendo in posa per la foto, ma i fotografi avevano allontanato un nostro giovane scout che stava scattando una foto con il suo telefono. A quel punto, il Santo Padre si è rivolto a me, che in quel momento stavo traducendo per gli altri, dicendomi, riferendosi agli uomini della sua sicurezza: <<mi hanno fatto arrabbiare, perché non è stato un bel comportamento allontanare il ragazzo, per favore, dì a quel giovane di avvicinarsi di nuovo per fare la foto>>, era, e non credo di scoprire niente di particolare, un uomo semplice, un Papa del popolo, vicino a tutti, sempre sorridente”. Alla vigilia del funerale del Papa “venuto dalla fine del mondo” Milad, che dal 2021 si è sposato con una ragazza betlemita, Brigitte e, due anni fa, ha avuto una splendida bambina, Ayala Maria, visibilmente commosso per la scomparsa del Pontefice che ha conosciuto benissimo ci tiene a far sottolineare: “prego per lui e per la sua dolce anima, affinché possa riposare in pace. Mi ritengo fortunato di averlo conosciuto, e sono profondamente grato che abbia benedetto la mia bambina. Non lo dimenticherò mai. Ringrazio il Signore per averci donato Papa Francesco. Preghiamo per la pace, non solo in Terra Santa, ma nel mondo intero”. Poi, il ragazzo che lasciò Betlemme per venire in Italia, durante la seconda Intifada, guarda al futuro della Chiesa su questo si augura “che il conclave scelga un altro Santo capace di continuare il suo cammino, seguendo le orme di Papa Francesco, che a sua volta ha seguito quelle di San Francesco, il santo dei poveri e dei deboli”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Condividi post:

Sottoscrivi

Popolare

Articoli Correlati
Articoli Correlati

‘La gloria di Primavera’, per la prima volta al Costanzi celebra i trecento anni dalla scomparsa di Alessandro Scarlatti

Lunedì 28 aprile ore 20. Ospite l’Orchestra Nazionale Barocca dei...

PD e GD Bari Città, iniziativa del 25 Aprile

Dopo tanti anni di assenza, torna l’evento dei Giovani...