Il mondo è in lutto per la perdita dell’anziana voce del dialogo. Che il mondo lo ascolti rendendogli omaggio con un cessate il fuoco e le ostilità. Sarebbe questo il miglior modo di rispettare un uomo, il servo di Dio, che si è fatto ultimo tra gli ultimo e grande tra i grandi per il suo essere semplice, franco e, soprattutto, umano con la lucidità di un inviato del Creato venuto per arginare le piccole nefandezze dell’uomo. A lui il mondo deve davvero molto. Deve l’esempio di una vita che lo ha portato, dopo secoli, a non abitare nel Palazzo Apostolico ma nella sua residenza conclavista di Casa Santa Marta da dove è arrivato al Soglio Pontificio e da dove ha raggiunto nella serenità dell’animo, pur lacerato dai dolori dei conflitti del mondo, alla luce celeste.