Parigi – Il team olimpionico di 37 atleti dei rifugiati provenienti da 15 Paesi si cimenterà in dodici discipline

Date:

“Siamo felici di essere finalmente arrivati in Francia – ha detto Masomah Ali Zada, capo missione della squadra olimpica dei rifugiati -, come squadra, per preparare i Giochi Olimpici. La città di Bayeux ci ha accolto a braccia aperte ed è l’ambiente perfetto per connetterci e costruire spirito di squadra e unità. Il nostro obiettivo è portare questo spirito e questa unione con noi a Parigi, dove presenteremo al mondo questa squadra unica durante la cerimonia di apertura”, questa la prima dichiarazione di Masomah Ali Zada, capo missione della squadra olimpica dei rifugiati, appena arrivato con gli atleti al villaggio olimpico della capitale francese. Sulla stessa lunghezza d’onda le parole del canoista iraniano che vive e si allena in Germania, Saeid Fazloula che si è presentato alla stampa dicendo: “Siamo 37 atleti per 120 milioni di rifugiati nel mondo e vogliamo rendere consapevoli che non siamo solo 37 atleti, ma centinaia di milioni di rifugiati senza casa e senza speranza. Quindi speriamo di poter effettivamente cambiare qualcosa”. Quando manca ormai, ormai, una settimana dall’inizio delle Olimpiadi di Parigi, in Francia, è arrivata, anche, la squadra olimpica dei rifugiati. Gli atleti si sono ritrovati al raduno di Bayeux, in Normandia, per un evento di benvenuto che precede l’inizio dei Giochi che si svolgeranno 26 luglio all’11 agosto. L’evento organizzato in Normandia ha rappresentato un’opportunità per gli atleti per incontrarsi per la prima volta e conoscersi.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Condividi post:

Sottoscrivi

Popolare

Articoli Correlati
Articoli Correlati

Trump minaccia Pechino: “Dazi aggiuntivi al 50%”. Fake News sospensione dazi per 90 giorno

Nuova minaccia di Donald Trump sui dazi. Nel mirino...

CHIARA LECCA NELLE STANZE SEGRETE DI PALAZZO DORIA PAMPHILJ: UN VIAGGIO TRA NATURA, MERAVIGLIA E METAMORFOSI

Visitare una mostra d’arte contemporanea è sempre un’esperienza a...

Esecuzione del Requiem di Mozart nella versione da camera: doppiamente ‘falso d’autore’?

Esecuzione unica la sera di domenica 6 aprile al...

“Anicka”: la linea sottile tra identità, memoria e appartenenza

Al Teatro Trastevere è andato in scena Anicka, uno...