Passerella e contestazione con fumogeni per Conte al corteo di Genova

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Passerella indigesta per Giuseppe Conte al corteo di Genova indetto da alcuni comitati cittadini per chiedere lo stop ad opere infrastrutturali a loro dire “insensate” e “calate dall’alto”. Il leader M5S è stato contestato non appena arrivato e invitato  ad andare via. “Fuori Conte dal corteo”, hanno intonato in coro alcune decine di manifestanti, che hanno accompagnato la contestazione anche con l’accensione di un paio di fumogeni.

Giuseppe Conte, a Genova,  si era posizionato in coda al corteo, riuscendo a intercettare qualche stretta di mano e rassicurando i giornalisti sul fatto che non avrebbe lesinato dichiarazioni sull’inchiesta che ha travolto la Regione, con i domiciliari di Giovanni Toti: “State tranquilli, dopo parlerò a tutti”. Subito, i manifestanti gli hanno fatto capire che la sua presenza non era gradita: “Vergogna”, “Vai a fare propaganda da un’altra parte”, Vai pure con Salvini che ha rovinato la città, vai con Bucci, Rixi e Toti, vai pure pezzo di m…”, gli ha urlato un manifestante.

Del resto, lo stesso annuncio della partecipazione era stato accolto male. Conte aveva fatto sapere che sarebbe stato al corteo di Genova attraverso una locandina, postata sui social, con la sua faccia sorridente in primo piano, il simbolo del M5S in basso a destra e l’appuntamento sulla sinistra con la sola dicitura “In Liguria manifestiamo tutti”. Insomma, una locandina graficamente identica a quelle elettorali. I comitati, capito l’antifona  hanno reagito di conseguenza: “Riteniamo che il post di Giuseppe Conte, che annuncia la sua partecipazione alla manifestazione, sia strumentale e fuorviante perché non cita minimamente né i promotori né i contenuti della manifestazione”.  

Conte,  poi tenta di correre ai ripari con un post di ammenda: “Nella fretta, ho comunicato la mia presenza a questa manifestazione citando solo il titolo che la riassume: ‘In Liguria manifestiamo uniti’. Questo ha generato un equivoco sul ruolo mio e del Movimento 5 Stelle. Mi spiace per questo sia per gli organizzatori e gli aderenti alla manifestazione sia per i membri della mia comunità politica”, ha scritto  su Facebook, chiarendo che la manifestazione non era organizzata dal M5S e che la partecipazione sua e di esponenti pentastellati era solo un’adesione.

In pratica dopo il danno vuole incollare ‘la pezza’ ma non ottiene il risultato sperato…

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