Gli Stati Uniti ritengono che l’Ucraina abbia diritto al contrattacco nella guerra con la Russia: lo afferma il Pentagono, evitando però di entrare in una valutazione specifica di quanto sta accadendo nella regione di Kursk. Alla domanda se gli Usa sostengano l’incursione delle forze di Kiev in territorio russo, la viceportavoce Sabrina Singh ha affermato ieri sera in conferenza stampa che la politica del Pentagono è di “consentire” all’Ucraina di “impegnarsi in tali contrattacchi” ma che la difesa americana sta ancora cercando di “comprendere meglio cosa sta facendo” Kiev nel Kursk e come la volontà del presidente Volodymyr Zelensky di “creare una zona cuscinetto si adatti agli obiettivi strategici” ucraini. Singh ha ribadito che gli Usa stanno “sostenendo l’Ucraina in ciò di cui ha bisogno sul campo di battaglia in questo momento, cosa che non cambierà”, ma il Pentagono ha ancora “alcune domande” sulla situazione in Kursk e il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ne continuerà a discutere con il suo omologo ucraino Rustem Umerov. “L’uso di armi americane per colpire all’interno della regione è in linea con la politica statunitense”, è la lettura dell’agenzia di stampa russa Tass delle parole della Singh. Ieri sera l’Aeronautica militare ucraina ha rivendicato di aver colpito nel pomeriggio una base militare nel Kursk utilizzando bombe fornite dagli Usa.
Pentagono: “Kiev ha diritto contrattacco, valutiamo caso Kursk”
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