La vera novità del PNRR era legare gli investimenti alle riforme, perché sono le riforme attraverso cui gli investimenti possono rendere il Paese più competitivo. I duecento miliardi che l’Ue ci ha assegnati si compongono di 72 miliardi a fondo perduto pagati pro quota da tutti i Paesi UE e quindi buona parte da noi. Poi ci sono 125 miliardi a tasso agevolato da restituire a trent’anni, molto convenienti. Il PNRR, vero è che graverà come debito sui nostri figli, ma è pur vero che se usato bene con investimenti oculati, potrà permettere alle future generazioni una vita migliore. Investimenti significa sostegno alla crescita . Essi saranno controllati dalla Commissione Europea, al fine di evitare uno sperpero inutile. Ma il cuore del piano sono le riforme che il nostro Paese si è impegnato a realizzare, proprio in cambio di questi finanziamenti. Una riforma che non può più attendere è la riforma della giustizia civile e i suoi tempi biblici che scoraggiano gli investitori esteri a venire in Italia . Tale riforma concordata con il PNRR prevede un abbattimento dei processi civili arretrati entro il 2026 del 40% . Ad oggi siamo poco al di sopra del 17%e alcuni avvocati ritengo che la riforma Cartabia sia stato solo un pannicello caldo sia in sede civile che penale, nonostante alcuni risultati discreti si siano avuti, ma la strada da percorrere a nostro avviso è ancora lunga. Un’altra area in cui si sono raggiunti risultati discreti è quella delle stazioni appaltanti che sono state ridotte di numero in quanto a quelle minuscole, con l’obbligo di essere accreditate dall’Anac . Si è messo fine alla proliferazione indiscriminata. Certo siamo ancora in ritardo e non tutto funziona secondo le linee guida che la Commissione Europea ci ha imposto. Semplici inadempienze o perseguimento di interessi di parte che uniti all’inefficienza comportano il mancato raggiungimento di risultati apprezzabiliSe dovessimo continuare così, cioè raggiungere risultati mediocri o appena sufficienti, rischieremmo di perdere di mira il senso del PNRR quale agente di trasformazione del Paese.
Pnrr e riforme in ritardo
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