Pnrr. L’Italia ha chiesto la 6 rata a Bruxelles. Meloni: “Primi in Ue a chiederla”

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“La Cabina di regia di oggi sul PNRR conferma l’eccellente lavoro portato avanti dal Governo, in sinergica collaborazione con le istituzioni preposte e con i soggetti attuatori, sull’attuazione del nuovo Piano italiano, che ha liberato risorse strategiche per alimentare la crescita economica strutturale dell’Italia, al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti ed avanzamento finanziario. I dati di questi giorni sul PIL e sull’incremento dell’occupazione, che vedono il Mezzogiorno crescere di mezzo punto in più rispetto alla media nazionale rappresentano un ulteriore stimolo ad intensificare la pianificazione di politiche virtuose, finalizzate a colmare concretamente i divari territoriali di competitività e produttività della Nazione. Anche per la sesta rata, come accaduto per la quinta, l’Italia è la prima Nazione in Europa a presentare la richiesta di pagamento. Risultati, frutto di lavoro e impegno del Governo italiano, di cui siamo profondamente orgogliosi”. L’annuncio del presidente del consiglio, Giorgia Meloni, arriva via social. La sesta rata del Pnrr ammonta ad 8,5 miliardi di euro anche se l’Italia attende ancora la valutazione della Commissione europea per il pagamento della quinta rata, e se la valutazione sarà positiva da  Bruxelles arriveranno 10,6 miliardi di euro portando a 113 miliardi di risorse sui194,4 stanziati dalla UE per il Pnrr italiano. “La cabina di regia di oggi si occupa di chiudere la verifica della sesta rata e di attestare il conseguimento di 37 obiettivi e traguardi. Ci sono interventi strategici per il futuro dell’Italia. Penso ad esempio agli investimenti legati alla realizzazione della cosiddetta Linea Adriatica, il nuovo gasdotto sulla direttrice Nord-Sud, indispensabile per garantire maggiore sicurezza energetica alla nazione ma anche al resto d’Europa, grazie all’aumento della capacità di trasporto. È un’opera fondamentale, anche nel quadro di quella che sapete essere una priorità del governo: rendere l’Italia l’hub di approvvigionamento energetico dell’intero Continente, sfruttandola nostra straordinaria posizione geografica di piattaforma nel Mediterraneo. Ma negli obiettivi della sesta rata rientrano anche l’avvio delle opere infrastrutturali per la Zes Unica del Sud, altra grande riforma approvata da questo Governo, il progetto di digitalizzazione della Guardia di Finanza, la formazione delle competenze dei professionisti del sistema sanitario nazionale e i crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e 5.0. Ci sono, poi, riforme importanti, come la semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di fonti rinnovabili, la riduzione dei ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione e delle autorità sanitarie, la legge quadro dedicata alle persone con disabilità e l’entrata in vigore dei decreti legislativi del Patto per la Terza Età. Interventi e misure concrete, per rendere l’Italia più moderna, più vicina ai bisogni delle persone e delle famiglie, più attenta alle imprese e a chi vuole investire e lavorare”, ha indicato la premier.

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