Ponte sullo Stretto e valutazione dell’impatto ambientale

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Sabato 13 aprile sono scaduti i termini per la presentazione delle osservazioni al procedimento di valutazione d’impatto ambientale sul Ponte sullo Stretto. Oggi,  16 aprile, al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si è riunita  la Conferenza dei servizi per l’esame del progetto, a cui partecipano i sindaci di Messina e Villa San Giovanni, con il compito di difendere i loro territori.

Pietro Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina risponde alle associazioni ambientaliste: “Nessun passo falso nella Conferenza dei servizi. Anzi, un altro importante passo avanti per la realizzazione del ponte sullo Stretto. Le 239 richieste di integrazioni e chiarimenti da parte del ministro dell’Ambiente alla società sono assolutamente congrue, per l’entità e complessità dell’opera e per le relative interazioni con il territorio e le varie componenti ambientali. Nei 30 giorni previsti dal procedimento, la Stretto di Messina, insieme a Eurolink, predisporrà tutte le integrazioni e i chiarimenti richiesti.  Il progetto rappresenta i massimi standard di ingegneria. La società ha da sempre investito sull’ambiente e anche in questa fase di ripresa del progetto sarà profuso ogni sforzo per ridurre al minimo gli impatti dell’opera e per garantire che la stessa sia occasione di valorizzazione dei territori e delle componenti ambientali.”

A sua volta, la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia, Matilde Siracusano, intervenendo a “Tagadà”, su La7, ha sostenuto: “Le richieste della Commissione Via-Vas del Mase erano attese. Non rappresentato una bocciatura del Ponte sullo Stretto, ma sono legittime integrazioni proporzionate ad un progetto enorme, con oltre 8mila elaborati. Ho sentito pochi minuti fa il ministro Pichetto Fratin e anche Pietro Ciucci e non ci sono criticità. La Società Stretto di Messina ha un mese di tempo per rispondere alle richieste della Commissione Via-Vas – che, lo ripeto, sono tante perché il progetto è straordinariamente grande – e lo farà nei tempi previsti”.

Da parte sua, l’ad Ciucci ha dichiarato: “”Oggi è stata avviata la Conferenza di Servizi, con ampia presentazione del progetto da parte della Stretto di Messina e del contraente generale Eurolink. Le prime osservazioni accolte hanno riguardato proposte di migliorie, da attuare soprattutto in fase di cantierizzazione, a tutela della cittadinanza e dell’ambiente. Stretto di Messina sarà al fianco delle istituzioni centrali e locali per lavorare insieme e garantire quelle necessarie sinergie con il territorio per l’integrazione delle proposte avanzate”.

“Il progetto definitivo del ponte – ha replicato Ciucci alle osservazioni tecniche – rappresenta i massimi standard di ingegneria. Tutti i ponti sospesi a grande luce si rifanno al Messina style. Oltre cento progettisti, professori e ingegneri di fama internazionale, 12 istituti scientifici e universitari nazionali ed esteri, 39 Società e associazioni nazionali ed estere hanno contribuito al progetto del ponte sullo Stretto. Il progetto definitivo del ponte è stato predisposto e aggiornato dalla società danese Cowi, che progetta ponti sospesi in tutto il mondo”.

“La società Stretto di Messina ha recentemente approvato questo progetto con un articolato sistema di verifiche che, oltre agli ingegneri della Società, ha coinvolto la statunitense Parsons Transportation Group in qualità di Project Management Consultant e un Expert Panel, composto da quattro massimi rappresentanti nelle discipline di aerodinamica-aeroelastica, sismica, geotecnica e ambiente”. Il Comitato Scientifico, organo autonomo e indipendente composto da nove esperti nominati dal ministero delle Infrastrutture, lo ha approvato all’unanimità con raccomandazioni e osservazioni, senza evidenziare criticità o prevedere prescrizioni”.

In realtà il ministero dell’Ambiente ha chiesto più di 200 integrazioni. Le richieste attestano l’impossibilità di approvare un Progetto (non) Definitivo e il fatto che passare al progetto esecutivo. Aprire i cantieri, prima dell’estate o entro fine anno, è semplicemente una chimera”. La posizione di Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, Lipu, Man (Associazione mediterranea per la natura) e Wwf e dei comitati cittadini messinesi “Invece del ponte” e “Noponte Capo Peloro” è chiara. E conferma le perplessità già espresse in merito alla valutazione d’impatto ambientale con un documento di 536 pagine, firmato anche da Sdt (Società dei territorialisti/ onlus). Un documento inviato ai vari dirigenti nell’ambito del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e Commissione tecnica Via-Vas (Valutazione ambientale strategica).

“Si è aperta la Conferenza di Servizi, ma è una falsa partenza e siamo già alla farsa. È confermato: il progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina non sta in piedi, i sindaci ne traggano le conseguenze”, affermano ambientalisti e comitati. E ancora: “Siamo confortati anche dei pareri espressamente negativi dei Comuni di Villa San Giovanni e Messina e delle Città metropolitane interessate. Ma la grande novità di oggi è che, dopo 21 anni di studi e di progettazioni inconcludenti, 239 sono le richieste di integrazione al cosiddetto progetto definitivo 2024 pubblicate sul portale on-line Via-Vas-Vas”.

“Ben 66 delle quali relative alla Valutazione d’incidenza sui siti della Rete Natura 2000 e su tutte le componenti ambientali più rilevanti da parte della Commissione Tecnica Via, del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Eenergetica, attestano l’impossibilità di approvare un progetto (non) definitivo e il fatto che passare al progetto esecutivo e aprire i cantieri, prima dell’estate o entro fine anno, sia semplicemente una chimera. A questo punto i proponenti si dovranno arrampicare sugli specchi per rispondere alla Ctvia, la Commissione tecnica, entro 30 giorni e i successivi 30 il pubblico potrà controdedurre.

“Dopo questa ennesima bocciatura non si dovrebbe più dare credito a Stretto di Messina SpA e al General Contractor Eurolink (capeggiato da Webuild) – aggiungono ambientalisti e comitati – ma ora chi utilizza grandi risorse pubbliche deve provare a integrare per la seconda volta (come fecero tra il 2011 e il 2012) il cosiddetto progetto definitivo (pd), consentendo al pubblico interessato di fare, come avvenne 12 anni fa, osservazioni sulla documentazione che verrà prodotta ex novo per consentire il giudizio di Valutazione di Impatto Ambientale e contestuale Valutazione di Incidenza sulle aree tutelate dalla Ue”.

“Le pesanti richieste di integrazione della Ctvia – a cui si affianca anche uno striminzito (5 pagine) e scandaloso parere favorevole del Ministero della Cultura, pubblicato anch’esso on line – si aggiungono alla demolizione del progetto contenuta nelle 534 le pagine di contestazioni e controdeduzioni delle Osservazioni – redatte da un gruppo di lavoro di 38 esperti, tra cui 12 sono i docenti nelle diverse materie ambientali di 9 diversi atenei (Università di Firenze, Napoli, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Roma La Sapienza, Torino, IUAV di Venezia, Politecnico di Milano), inviate l’11 aprile scorso dalle associazioni ambientaliste (Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, Lipu, Man e Wwf) e dai comitati cittadini messinesi (Associazione “Invece del ponte” e “No Ponte Capo Peloro”) nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale – Via”.

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