‘Dare ai figli solo il cognome della madre, come «risarcimento» dopo «secoli in cui i figli hanno preso il cognome del padre» e «le donne hanno subito un’ingiustizia e una discriminazione di genere», è l’obiettivo del disegno di legge che Dario Franceschini presenterà al Senato nei prossimi giorni. L’ex ministro della Cultura, viene riferito, ne ha parlato nel corso dell’assemblea dei senatori dem convocata per esaminare le proposte di legge all’esame della commissione Giustizia del Senato. Si tratta di quattro testi presentati da Unterberger (Autonomie), Malpezzi (Pd), Maiorino (M5S) e Cucchi (Avs) che intendono disciplinare l’attribuzione del cognome ai figli dopo la sentenza della Corte costituzionale del 2021. «Anziché creare infiniti problemi con la gestione dei doppi cognomi o con la scelta tra quello del padre e quello della madre – sarebbe stato il ragionamento di Franceschini che ha annunciato la volontà di presentare un nuovo testo – stabiliamo che dall’entrata in vigore della nuova legge i figli prenderanno solo il cognome della madre».
La proposta arriva mentre in Parlamento è già in discussione la questione del doppio cognome. Franceschini ha scelto una posizione netta, evitando soluzioni intermedie. “È una cosa semplice”, ha aggiunto, sottolineando il carattere simbolico della proposta.
Il contesto italiano
In Italia la questione del cognome è stata a lungo dibattuta. Attualmente prevale ancora la tradizione del cognome paterno, nonostante alcune sentenze della Corte costituzionale abbiano aperto alla possibilità del doppio cognome. La proposta di Franceschini rappresenterebbe una svolta radicale rispetto all’impostazione tradizionale. Ma forse anche abbastanza inutile, visto che forse la decisione migliore – come sempre – sarebbe quella di lasciare libertà di scelta ai genitori o procedere come da tradizione che non ha mai ucciso nessuno.
Le reazioni
“Nelle ore in cui Romano Prodi maltratta una giornalista incassando l’oscena difesa del Pd, Franceschini pensa di difendere le donne dando ai figli il cognome della madre. Così Prodi potrà continuare a rispondere male, dileggiare e toccare i capelli di una ragazza, ma almeno la maltrattata non avrà il cognome del padre. Belle soddisfazioni”, ha scritto in una nota il senatore della Lega Gianluca Cantalamessa.
La regola dal 1° giugno 2022 è il doppio cognome.
Con sentenza n. 131/2022 della Corte costituzionale le modalità di attribuzione del cognome alla nascita sono state drasticamente modificate: la regola, nel rispetto dei principi di eguaglianza e nell’interesse dell’identità dei figli, diviene che questi assumano il cognome di entrambi i genitori, nell’ordine da loro concordato.
Vi è inoltre la possibilità che i genitori, sempre in accordo, decidano di attribuire ai propri figli il cognome di uno solo di loro due: il solo cognome paterno ma anche il solo cognome materno.
La condizione irrinunciabile è che i genitori assumano concordemente la decisione sul cognome da attribuire.
Quindi la scelta può essere tra:
- doppio cognome, nell’ordine da essi indicato, utilizzando tutti gli elementi onomastici di cui sono composti;
- solo cognome paterno;
- solo cognome materno.
Ai sensi della circolare del Ministero dell’interno n. 7 del 14/06/2017, l’accordo dovrà quindi essere ritenuto sottinteso e non dovrà essere manifestato o raccolto in documenti diversi e ulteriori rispetto all’atto di nascita.
Viene precisato che l’intervento della Corte riguarda l’attribuzione del cognome al nuovo nato in ogni caso, e che pertanto chi dichiara la nascita dovrà in ogni modo dichiarare quale sia il cognome da attribuire, in quanto viene escluso ogni automatismo.
Come funziona negli altri Paesi
Nella maggior parte dei paesi del mondo, la consuetudine vuole che i figli ereditino il cognome del padre. Tuttavia, non è una regola universale. In diverse nazioni e culture, il cognome materno ha un ruolo importante e a volte è persino il cognome principale o unico assegnato alla prole. Queste scelte riflettono valori culturali, storici e sociali differenti, nonché una crescente attenzione all’uguaglianza di genere.
Spagna
In Spagna, così come in molti paesi dell’America Latina (come Messico, Argentina, Cile), i bambini ricevono due cognomi: il primo è quello del padre, il secondo quello della madre. Ad esempio, se il padre si chiama Juan García López e la madre Ana Rodríguez Pérez, il figlio si chiamerà Pedro García Rodríguez.
Negli ultimi anni, la Spagna ha introdotto la possibilità di invertire l’ordine dei cognomi, permettendo ai genitori di scegliere quale venga per primo, e in assenza di accordo decide l’ufficiale dello stato civile secondo criteri alfabetici.
Portogallo e Brasile
In Portogallo e Brasile, è comune usare entrambi i cognomi, ma con maggiore flessibilità. Tradizionalmente, si scrive prima il cognome materno e poi quello paterno, ma anche qui i genitori possono scegliere l’ordine. In alcuni casi, è possibile scegliere solo il cognome della madre, se desiderato.
Islanda
L’Islanda adotta un sistema unico al mondo: non si usano cognomi familiari fissi, ma si costruisce un patronimico o matronimico. Il figlio di Jón, ad esempio, si chiamerà “Jónsson” (figlio di Jón), mentre la figlia sarà “Jónsdóttir” (figlia di Jón). Tuttavia, è sempre più comune trovare figli che portano un matronimico basato sul nome della madre, ad esempio “Katrínsdóttir” (figlia di Katrín), segnalando una crescente apertura e parità.
Filippine
Nelle Filippine, una nazione con influenze spagnole e americane, il cognome della madre diventa il secondo nome (middle name), mentre quello del padre è il cognome vero e proprio. Sebbene simbolico, questo sistema mantiene viva la memoria del lignaggio materno nei documenti ufficiali.
Paesi Bassi e Germania: Libertà di Scelta
In Germania e nei Paesi Bassi, i genitori possono scegliere liberamente se dare ai figli il cognome del padre o della madre, ma solo uno dei due. La scelta fatta per il primo figlio si applica automaticamente anche ai successivi. Questa norma promuove l’uguaglianza, pur mantenendo una certa linearità familiare.
Francia: Riforma Recente per l’Uguaglianza
Fino a pochi decenni fa, in Francia, il cognome paterno era automaticamente assegnato ai figli. Oggi, invece, i genitori possono scegliere di attribuire il cognome della madre, del padre, o entrambi, nell’ordine desiderato. In mancanza di scelta, i due cognomi vengono assegnati in ordine alfabetico.
Peccato solo che la sorgente unica e la fonte della vita sia esclusivamente maschile…