Quando un’ partito di maggioranza vota contro il proprio governo

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E’ successo ieri a Forza Italia, che insieme alle opposizioni ha affossato un emendamento leghista per abolire il canone Rai. Spesso la Premier ha cercato di mettere in campo specchietti per le allodole, per mascherare i dissensi all’ interno della sua maggioranza. Ma per la Meloni diventa più che un fastidio, un vero guaio, la scelta fatta da Forza Italia, con l’ aggravante di diventare un precedente pericoloso . Per una maggioranza che sin dall’ inizio della legislatura campa di baratto, rischia di diventare un grosso inciampo che potrebbe portare alla dissoluzione. E non si tratta solo di uno scontro di interessi che alla fine trovano sempre una composizione. Più difficile è mettere insieme gli obiettivi che su molti temi sono totalmente divergenti. Dando uno sguardo alla frattura che si è creata sul voto alla Commissione Europea , ne abbiamo prova evidente. Forza Italia membro dei Popolari europei , si è schierata subito a favore della cosiddetta maggioranza Ursula, FDI solo all’ultimo minuto, barattando il voto favorevole in cambio della vice presidenza esecutiva a Raffaele Fitto, la Lega si è scagliata contro. Ma il centro destra , da sempre, riesce a mascherare i suoi dissidi interni, contrariamente a quanto accade nel centrosinistra, che mette in piazza tutto. Anche sui conflitti in Ucraina e Medioriente le posizioni divergono. Sul mandato di cattura emesso dalla Corte Penale a carico del Premier israeliano, Netanyahu, ogni ministro ha dato una sua interpretazione. Il ministro della difesa Guido Crosetto, ha detto che Netanyahu va arrestato sul suolo italiano, Matteo Salvini ha detto di no, Tajani ha risposto in modo pilatesco. Tante chiacchiere e propaganda. Nessuna risposta ai problemi del Paese nel presente e nessun programma per il futuro, sia in campo economico e industriale, che in quello sociale e sanitario. La mancanza di soldi è una verità ma nello stesso tempo una falsità, perché anche se le casse dello Stato trabboccassero di euro, non ci sono progetti e né disegni per il futuro. L’ unico orizzonte che si intravede è l’ ormai vecchio progetto del ponte di Messina, che difficilmente si realizzerà. Perciò riteniamo che la mossa di Forza Italia può essere l’inizio di una lenta ma costante dissoluzione del governo. Molte volte i governi sopravvivono anche alla loro dissoluzione, soprattutto quando non c’è un’alternativa valida. Ma questo non significa che il governo sia vivo.

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