“Nel 2023, le violazioni dei diritti umani sono state dilaganti”. E’ questo l’incipit del rapporto annuale di Amnesty International. E’ un momento spartiacque per il diritto internazionale, sono clamorose le violazioni da parte dei governi e dei gruppi economici. L’allarme lanciato da Amnesty International, presentando il suo Rapporto 2023-2024, contiene un’analisi della situazione dei diritti umani in 155 stati. “Il nostro rapporto presenta un fosco quadro di repressione dei diritti umani e di prolifica violazione delle regole internazionali proprio mentre la disuguaglianza globale si acuisce, le superpotenze gareggiano per la supremazia e il cambiamento climatico è in aumento”, ha dichiarato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International.
Sono quattro le tematiche che l’organizzazione evidenzia come un preoccupante arretramento a livello globale: ii civili trattati come un elemento sacrificabile nelle situazioni di conflitto armato, la crescente reazione violenta contro la giustizia di genere, l’impatto sproporzionato delle crisi economiche, del cambiamento climatico e del degrado ambientale sulle comunità più marginalizzate e le minacce di tecnologie nuove e già esistenti, come l’intelligenza artificiale generativa.