Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, l’articolo inviatoci da Barbara Lalle:
“Recollection of a Falling” – Trent’anni di Spellbound Contemporary Ballet al Teatro Vascello
Un viaggio tra memoria e identità, tra fisicità ed emozione, tra energia e oscurità. Recollection of a Falling, spettacolo celebrativo dei trent’anni di Spellbound Contemporary Ballet, si articola in due atti distinti ma complementari, due dimensioni coreografiche che si specchiano e si contrappongono.
Fino al 2 marzo, il Teatro Vascello di Roma ha ospita questa intensa produzione in due parti, affidata alle firme di Jacopo Godani (Forma Mentis) e Mauro Astolfi (Daughters and Angels).
Il primo atto, Forma Mentis, è un’esplosione di energia. Ginnico, insistente, ritmico, lo spettacolo vede i danzatori muoversi in uno spazio suddiviso e ricomposto continuamente, passando con fluidità da formazioni di gruppo a duetti e terzetti. La gestione del palco è dinamica, con movimenti che si spingono fino al fondo della scena. Un elemento distintivo è la presenza del fisarmonicista Sergey Sadovoy, che si fonde perfettamente con l’azione scenica, a volte posizionato lateralmente, altre al centro del palco, ricevendo calorosi applausi dal pubblico.
La seconda parte, Daughters and Angels, cambia completamente registro. Qui la danza si addentra in un territorio emotivo oscuro, dove il movimento diventa espressione di un disagio profondo, di una memoria che inghiotte e restituisce frammenti di esistenza. Al fondo del palco, un telo nero diventa elemento centrale: un varco inquietante da cui i danzatori emergono e in cui vengono risucchiati, evocando lacerazioni e ricordi che colpiscono lo spettatore allo stomaco. L’illuminazione finale, proveniente da dietro il telo, sembra suggerire che quella membrana nera rappresenti una memoria familiare da cui riaffiorano arti, volti, presenze evanescenti. Un gioco tra luce e ombra che rende il finale struggente e potente.
Gli interpreti di questa intensa produzione sono Maria Cossu, Giuliana Mele, Lorenzo Beneventano, Alessandro Piergentili, Anita Bonavida, Roberto Pontieri, Martina Staltari, Miriam Raffone e Filippo Arlenghi. Danzatori che si distinguono per tecnica, presenza scenica ed espressività, capaci di condurre il pubblico in un viaggio sensoriale e concettuale che non lascia indifferenti.
Il pubblico ha risposto con calore, accogliendo con entusiasmo ogni replica.
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Barbara Lalle