Riapre il dibattito la votazione a Westminster: se la mozione approvata diventerà legge, la morte assistita, per pazienti affetti da malattie terminali, sarà legale in Inghilterra e in Galles. La Scozia sta discutendo una legge simile, ma diversa da quella approvata in Parlamento, mentre l’Irlanda del Nord è “lasciata indietro”, come dichiarato dalla BBC, sulla questione della morte assistita. I deputati a favore sono 330 a fronte di 275 contrari; una maggioranza che, per quanto lontana dall’essere netta, dieci anni fa non era stata raggiunta.
Un risultato storico, soprattutto se si guarda alle modalità del voto: ai deputati è stato chiesto di votare secondo coscienza. Non hanno seguito le ideologie dei loro partiti, o almeno non tutti, ma soltanto considerazioni sulla base di esperienze e sensibilità personali. Lo specchio dell’evoluzione, almeno agli occhi dell’opinione pubblica, di un diritto dalle infinite declinazioni. Infatti, l’ “eutanasia attiva” descritta come la decisione, presa da un medico per un paziente, di porre fine ad una vita per alleviare il dolore, è legale soltanto in Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo; moltissimi degli altri Paesi europei hanno legalizzato l’ “eutanasia passiva”, o l’interruzione di supporto vitale a pazienti in fin di vita. Il “suicidio assistito”, operato dal paziente su se stesso all’interno di cliniche specializzate, è legale in Spagna, Germania e Svizzera, ma solo quest’ultima accetta pazienti stranieri. Secondo stime dell’associazione Exit Italia, tre italiani al mese scelgono la Svizzera per porre fine alle loro sofferenze.
È bene specificare che nessuna clinica europea accetta richieste senza accertarsi dell’irreversibilità della malattia del paziente. Nel caso della mozione inglese (che, se viene approvata anche nei prossimi cinque step previsti dalla legislazione, dovrebbe diventare legge entro due anni) ogni domanda dovrà essere valutata da un giudice prima di poter essere accettata, al fine di assicurarsi che il paziente sia nel pieno delle sue facoltà mentali e rientri negli estremi della legge. Approvarla significa dimostrare che è possibile aprirsi alla sensibilità della popolazione, pur mantenendo il diritto alle cure integro.
