Restituita dopo 11 anni l’identità a una delle vittime del naufragio del 3 ottobre 2013: non più PM 357, ma Weldu Romel. Lunedì 6 maggio, alle 10,30, al cimitero di Caltagirone, dove la salma è tumulata, la cerimonia con le massime autorità

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Restituita dopo 11 anni l’identità a una delle vittime del naufragio del 3 ottobre 2013: non più PM 357, ma Weldu Romel. Lunedì 6 maggio, alle 10,30, al cimitero monumentale di Caltagirone, dove la salma è tumulata, cerimonia con la posa della lapide con incisi il suo nome e cognome.

Il Comitato 3 ottobre, il Sai di Caltagirone, il Comune di Caltagirone, grazie al prezioso lavoro dell’Istituto LAbaNOF dell’Università degli Studi di Milano e al Commissario straordinario per le persone scomparse, dopo 11 anni sono riusciti a identificare una delle 368 vittime del tragico naufragio del 3 ottobre 2013 a Lampedusa. La salma PM 357, identificata col codice AM 16, corrisponde a Weldu Romel. tumulato da ottobre 2013 nel cimitero monumentale di Caltagirone.
Lunedì 6 maggio, 2024 alle 10, 30, nel cimitero monumentale di Caltagirone, si terrà la cerimonia durante la quale si procederà alla posa della lapide con incisi il suo nome e cognome. Alla cerimonia prenderanno parte: Maria Carmela Librizzi, prefetto di Catania; Fabio Roccuzzo, sindaco della città; Patrizia Alario, assessora comunale al Welfare e alle Politiche attive del lavoro; Kheit Abdelhafid, Imam di Catania; Monsignor Salvatore De Pasquale, vicario generale della Diocesi di Caltagirone; Tareke Brhane, presidente del Comitato 3 ottobre; Angela Ascanio, referente progetto Sai (Sistema accoglienza integrazione) di Caltagirone e Vito Fiorino, nominato “Giusto” per aver salvato 47 persone mentre si consumava la tragedia.

“Quel terribile naufragio del 3 ottobre 2013 resterà indelebilmente scolpito nella memoria di molti – dichiara il sindaco Fabio Roccuzzo – Essere riusciti a restituire un’identità a una delle vittime, sepolta nel cimitero di Caltagirone, è un atto di grande civiltà e di profondo rispetto per chi ha perso il bene più prezioso – la vita – nel tentativo, rivelatosi, purtroppo, vano, di coltivare il sogno di un’esistenza migliore. L’Amministrazione comunale di Caltagirone conferma la propria vicinanza al Comitato 3 ottobre e a tutte le iniziative che, nel segno di una concreta capacità di accoglienza, mirino a fare tesoro di una pagina di storia così drammatica affinché certe tragedie non abbiano più a ripetersi”.
Tareke Brhane, presidente del Comitato 3 ottobre: “La nostra battaglia è per dare un nome e una degna sepoltura alle vittime dei naufragi. Negare, infatti, questo diritto è contro ogni principio di umanità. Ogni persona ha diritto a una degna sepoltura così come i familiari hanno diritto di avere un luogo in cui ricordare e piangere i propri cari. Siamo felici che oggi, finalmente, a Weldu sia stata ridata un’identità. Speriamo di poterlo fare ancora per le centinaia di vittime senza nome che ancora oggi sono sepolte nei tanti cimiteri del nostro Paese”.

Alla cerimonia sarà presente una delegazione delle studentesse e degli studenti dell’Istituto superiore “Secusio” di Caltagirone.

COMITATO 3 OTTOBRE
Il Comitato 3 ottobre è un’organizzazione cha ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’integrazione e dell’accoglienza attraverso il dialogo con cittadini, studenti e istituzioni. Porta avanti attività di sensibilizzazione e advocacy per favorire l’apertura di corridoi umanitari e sistemi di ingresso legali e sicuri, garantire l’accoglienza e il rispetto dei diritti fondamentali di migranti e rifugiati, potenziare la ricerca e il soccorso in mare, creare una banca dati europea del DNA per il riconoscimento delle vittime, favorire l’inclusione delle persone migranti nelle comunità di arrivo. www.comitatoreottobre.it

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