Rifondazione Comunista al fianco del CAV Roberta Lanzino e degli spazi sociali
Viviamo in una società che proietta sulle persone e sulle famiglie il dramma di diverse forme di solitudine e di violenza, piccole e grandi, vicine e lontane.
A queste forme di solitudini e violenze la risposta più genuina e concreta nella nostra area urbana , specie nel vuoto pneumatico delle Amministrazioni locali, arriva dai movimenti e dalle realtà di impegno sociale volontario.
Il Centro Anti-Violenza (CAV) “Roberta Lanzino”, da trentacinque anni aiuta le donne nei percorsi di fuoriuscita da dinamiche di violenza, prestando supporto psicologico e legale, ed è una struttura essenziale per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere.
L’Equipe multidisciplinare per le vittime di Torture da anni aiuta e cura tantissimi esseri umani che, scappando da guerre, fame e discriminazioni, sono finiti nel gironi infernali della tortura e dello sfruttamento orchestrati dai reali trafficanti di esseri umani, proprio come l’ormai tristemente celebre Al-masri.
Abbandonare all’incuria un posto in cui insistono due realtà come queste, che invece la cura la forniscono con tanta dedizione, ci sembra veramente un paradosso. Non si può pensare di non supportare attivamente queste due realtà fondamentali per le nostre comunità che, proprio per loro natura e per i soggetti “serviti”, sono tenute ad intrattenere dei rapporti continui con la Regione e con le istituzioni sanitarie.
Fermare anche per un giorno i servizi di queste meritorie attiviste, significa di fatto esercitare una forma di ulteriore violenza nei riguardi di esseri umani e di donne che già ne hanno subito tanta.
Pur avendo accolto positivamente le rassicurazioni che il Presidente Occhiuto ha fornito alle attiviste del Centro Lanzino, rileviamo la totale assenza di comunicazioni con l’Equipe multidisciplinare ed auspichiamo un impegno costante e strutturato della Giunta regionale e dell’Asp, finalizzato a garantire continuità nell’azione di queste imprescindibili e preziose realtà di volontariato. Noi, nel nostro piccolo, oltre ad offrire l’uso della nostra sede nel centro storico, garantiamo la nostra presenza costante ed il nostro supporto incondizionato.
In questa triste (ma purtroppo sintomatica) congiuntura, non possiamo non rilevare le difficoltà che un’altra realtà altrettanto preziosa del contesto urbano, lo Spazio Precario Autogestito Sparrow, sta attraversando. Tale spazio si trova nell’impossibilità di riprendere a svolgere, nella struttura in cui ha operato per un decennio e che ora è stata ristrutturata, le importanti attività sociali, sportive e culturali messe al servizio del territorio gratuitamente. Non dovrebbe esserci bisogno di sottolineare come tali realtà siano antidoti naturali alla gestione clientelare e/o malavitosa degli spazi pubblici.
Garantire degli spazi fruibili, in cui si esercitano attività di servizio alla collettività e si praticano relazioni sociali genuine di movimento – ovvero, per come ci ha insegnato il compianto prof. Piperno, quelle relazioni non mediate da scambi monetari – in un mondo in cui prevale l’idea che contino solo i soldi e che alla fine tutto abbia un prezzo, dovrebbe essere un’azione centrale di chi amministra la cosa pubblica.
Anche in questo caso, oltre ad impegnarci a introdurre con forza nella discussione politica proiettata alle elezioni di queste settimane il tema dell’uso comunitario e pubblico degli spazi comunali, rinnoviamo la nostra totale vicinanza e sostegno agli attivisti ed alle attiviste dello Sparrow.
Rita Dodaro
Domenico Passarelli
Co-segretari Circolo PRC-SE Gullo-Mazzotta, Area urbana Cosenza